Sabato 27 novembre, al centro delle arti e delle culture Tavola Tonda di Palermo, progetto Isole incontrerà il pubblico per fare il punto della situzione su progetti passati, in corso e in programmazione, a 6 anni dall'avvio del primo laboratorio.
Proiezione di video, documentari, incontro con gli artisti e consultazione immagini dal catalogo multimediale del laboratorio d’arte contemporanea e cultura del territorio, progetto Isole. La curatrice, Costanza Meli, proporrà una lettura del lavoro svolto nelle passate edizioni presso i territori di Isola delle Femmine e Piana degli Albanesi e presenterà i nuovi laboratori. Le attività del 2011 infatti si rivolgeranno, infatti, a nuovi territori e soggetti culturali e prevederanno un nuovo momento di approfondimento teorico grazie alla realizzazione della prossima pubblicazione. Nell'ambito dell'incontro sarà inoltre riportata l'esperienza della partecipazione al convegno, organizzato in Triennale a Milano dall'associazione Connecting Cultures sul tema Arte e Intercultura, in occasione del quale verrà comunicato il vincitore del concorso nazionale "Lost in translation" di cui l’associazione Isole è finalista insieme al collettivo IMPOSSIBLE SITES dans la rue. Il progetto selezionato dalla giuria e presentato in tale occasione è "Out of the box", laboratorio urbano di fotografia stenopeica, dedicato al territorio di Piana degli Albanesi ed è stato elaborato da Giuditta Nelli e dagli artisti del collettivo nell'ambito del programma di residenze di progetto Isole nel 2010.
Progetto Isole è un laboratorio artistico permanente e itinerante, non ha fissa dimora ma vive di scambi e relazioni con i contesti che incontra e che abita provvisoriamente. Una ricerca delle modalità attraverso cui l’arte contemporanea si interfaccia con la società, con il pubblico, con lo spazio umano e le sue relazioni, considerando il luogo di ogni sua azione, prima di tutto, come un testo da leggere, o un discorso da ascoltare...
h. 19, ingresso libero, centro delle arti e delle culture Tavola Tonda. http://www.tavolatonda.org/
Vincitore del concorso Lost in Translation – Arte e Intercultura Out of the box IMPOSSIBLE SITES dans la rue (Giuditta Nelli, Tomaso Bozzalla Cassione, Alessandro Ratti) in collaborazione con Associazione Culturale Isole
Martedì 23 novembre, alle ore 18.30, presso la saletta Lab della Triennale di Milano, Connecting Cultures e Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura hanno annunciato al pubblico il progetto vincitore del concorso Lost in Translation – Arte e Intercultura. Nato in occasione del convegno Lost in Translation (23 febbraio 2010) e grazie al contributo del PaBAAC – Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, il concorso si è rivolto a giovani artisti e istituzioni culturali, chiamati per la prima volta a collaborare allo sviluppo di progetti artistici che affrontano i temi complessi dell’integrazione, dello scambio e dell’osmosi fra le culture. Il progetto Out of the box del collettivo IMPOSSIBLE SITES dans la rue, insieme all’Associazione culturale Isole, è risultato essere il progetto che meglio degli altri ha soddisfatto le richieste previste dal concorso e che meglio ha interpretato le intenzioni collaborative e interculturali, mantenendo una dimensione poetica, giocosa e aperta all’imprevedibilità. E’ un progetto complesso e articolato, che riesce a costruire attorno alla pratica della fotografia, intesa nella sua dimensione basilare, una rete di relazioni e dinamiche che aprono possibilità di conoscenze ed esperienze nuove. Il progetto si propone di instaurare, attraverso il mezzo artistico e il coinvolgimento di singoli e di gruppi, un dialogo interculturale e intergenerazionale tra gli abitanti, italiani e albanesi, che vivono nella Piana degli Albanesi e nei territorio limitrofi, in particolare Palermo. Forte è l’attenzione per il territorio – in senso geografico, linguistico e “umano” – e per le ricadute che il progetto può avere tanto sul territorio stesso (ad esempio le affissioni dei risultati fotografici) quanto sulle realtà che lo abitano – dai singoli abitanti alle istituzioni che vi operano. A questa peculiarità del progetto contribuiscono in particolar modo il coinvolgimento di diverse istituzioni di formazione, conservazione e promozione artistica (università, biblioteche, scuole, musei, associazioni) e la volontà di costituire una rete effettiva di scambio di esperienze e pratiche culturali. Il mezzo artistico (la fotografia stenopeica) si distingue per le modalità di utilizzo: è altamente coinvolgente, grazie alla compenetrazione tra gli spazi del progetto e quelli della quotidianità (ad esempio attraverso l’allestimento di camere oscure nelle case, nelle scuole e in altri spazi del paese); è innovativo, tanto da poter essere fattivamente sperimentato e utilizzato per raccontare per immagini i luoghi della memoria, ma anche della vita della comunità di riferimento. Dalla costruzione della scatola stenopeica fino alla realizzazione dei lavori veri e propri i destinatari sono coinvolti attivamente nell’osservazione, nella lettura critica e nella riappropriazione di un territorio. Il progetto intende inoltre investire su effetti “a lungo termine”, a partire dalla realizzazione di un archivio stenopeico consultabile a tutti presso la Biblioteca Comunale di Piana degli Albanesi, fino al coinvolgimento delle istituzioni museali e formative palermitane. Ultimo, ma non meno importante, il progetto intende proporre una metodologia di ricerca in ambito interculturale da applicare anche in altri contesti territoriali e cittadini, in grado di diventare “buona pratica” all’interno delle politiche culturali delle istituzioni, e di mettere in atto dei processi osmotici di scambio, dialogo e confronto reciproco e costruttivo tra gli abitanti del territorio, siano essi italiani o stranieri. Aspetti da potenziare: Si ritiene opportuno sollecitare un coinvolgimento più articolato delle istituzioni culturali, presenti solo nelle fasi finali del progetto. Scheda Out of the box_IMPOSSIBLE SITES dans la rue
Tra gli altri cinque progetti finalisti:
1) AltriNoi, progetto per una videoinstallazione sul tema delle migrazioni umane artista/i: Francesco Federici istituzione culturale: Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana luogo di svolgimento del progetto: Lucca e Firenze Scheda AltriNoi_Francesco Federici
2) Garitta! Karavla! #2 artista/i: Giulio Squillacciotti istituzione culturale: Associazione Sintetico luogo di svolgimento del progetto: Altopiano Carsico, Monte Cocusso Scheda Garitta!Karavla!_Giulio Squillacciotti
3) Grunt – Genovesi che mugugnano artista/i: Collettivo Mumei (Elisabetta Granara, Davide Pastorello) istituzione culturale: Comune di Genova – Area Cultura e Innovazione luogo di svolgimento del progetto: Genova Scheda Grunt_Collettivo Mumei
4) Take a walk with me artista/i: Gianluca De Serio istituzione culturale: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo luogo di svolgimento del progetto: Torino Scheda Take a Walk with Me_Gianluca De Serio
5) Trame artista/i: Rita Correddu istituzione culturale: Museo del Patrimonio Industriale di Bologna luogo di svolgimento del progetto: Bologna Scheda Trame_Rita Correddu
Comitato Scientifico Lost in Translation – Arte e Intercultura
* Anna Detheridge – Presidente di Connecting Cultures * Biljana Dizdarevic – Mediatrice museale, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo * Silvia Mascheroni – Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura * Adrian Paci – Artista * Marta Ragozzino – in rappresentanza di PaBAAC – Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
Ai lavori della commissione che ha valutato i progetti hanno inoltre partecipato
* Simona Bodo – Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura * Laura Riva – Connecting Cultures * Anna Vasta – Connecting Cultures * Maida Ziarati – Mediatrice museale, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Link: http://www.progettoisole.org/ |