im Rahmen von "Diven! – Von Marlene zu den neuen Protagonistinnen des deutschen Kinos"
Film Originalversion mit italienischen Untertiteln -Eintritt frei-
Mittwoch, 17. November 2010, 18.30 Uhr
Goethe-Institut Palermo – Cantieri Culturali alla Zisa Via Paolo Gili 4, Palermo Tel: +39 091 6528680 programma@palermo.goethe.org frei
Regie: Alexander Adolph Drehbuch: Alexander Adolph Kamera: Jutta Pohlmann Darsteller: Nadja Uhl, Devid Striesow, Thorsten Merten, Floriane Daniel, Jörg Schüttauf Produktion: Eikon Media GmbH (Berlin), Deutschland 2008/2009 – 94’
Sein Flirt mit der Kundin einer Boutique wird dem Betrüger Frank (Devid Striesow) zum Verhängnis: Er fliegt auf und kommt ins Gefängnis. Nach seiner Entlassung trifft er Tanja (Nadja Uhl) wieder, die Frau aus der Boutique. Er setzt sich in den Kopf, sie aus dem Bordell zu befreien, in dem sie arbeitet. Dabei verfällt er wieder seiner Sucht, mit wechselnden Identitäten zu spielen.
So glücklich war ich noch nie (t.l. Non sono mai stato così felice)
So glücklich war ich noch nie (t.l. Non sono mai stato così felice)
nell'ambito di "Dive! – Da Marlene alle nuove protagoniste del cinema tedesco"
mercoledì 17 novembre 2010, ore 18.30
Ingresso libero
Versione originale con sottotitoli in italiano
Goethe-Institut Palermo – Cantieri Culturali alla Zisa Via Paolo Gili 4, Palermo
Tel: +39 091 6528680 programma@palermo.goethe.org
Regia: Alexander Adolph Sceneggiatura: Alexander Adolph Fotografia: Jutta Pohlmann Interpreti: Nadja Uhl, Devid Striesow, Thorsten Merten, Floriane Daniel, Jörg Schüttauf Produzione: Eikon Media GmbH (Berlino), Germania 2008/2009 – 94’
Il flirt con la cliente di una boutique sarà fatale al truffatore Frank (Devid Striesow): viene scoperto e finisce in galera. Dopo la sua scarcerazione rivede Tanja (Nadja Uhl), la donna della boutique. Si mette in testa di liberarla dalla casa di appuntamento in cui lavora cadendo di nuovo in preda alla sua incontenibile tentazione di cambiare di volta in volta la propria identità. Adolph cerca di intuire quali siano gli elementi costitutivi del mestiere e dell’arte della millanteria per scoprire in tal modo quale sia il collante sistemico tra i millantatori e le loro vittime. Frank Knöpfel somiglia al protagonista del romanzo di Thomas Mann "Confessioni del Cavaliere d’industria Felix Krull" (1954) non solo per le iniziali, ma, come questi, è convinto che il suo agire sia finalizzato al soddisfacimento dei desideri dei suoi consimili.
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