Riparte il PalermoTeatroFestival, dall'8 ottobre al 18 dicembre, all’interno della suggestiva cornice del Nuovo Montevergini, centro di produzione e di ricerca teatrale, residenza creativa per artisti, e spazio culturale della città di Palermo, ricavato all’interno del seicentesco convento di Santa Maria di Montevergini, nel cuore della città.
Il Festival anche quest’anno da voce alla drammaturgia contemporanea con un’attenzione crescente nei confronti al teatro “civile” e della scrittura siciliana. Diversi i temi d’attualità trattati e approfonditi dal teatro, grazie ai numerosi debutti nazionali presenti in questa edizione.
Il primo è quello dello spettacolo Santos:
Debutto Nazionale, venerdì 8 e sabato 9 ottobre 2010 al Nuovo Montevergini, in Teatro da un racconto inedito di Roberto Saviano regia di Mario Gelardi produzione Gli Ipocriti e M.B. Nuovo Teatro adattamento teatrale di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro, Adriano Pantaleo scene di Luigi Ferrigno costumi di Giovanna Napolitano musiche di Fancesco Forni luci di Franco Sabatino
Santos
Santos è un racconto di Roberto Saviano, uscito in una raccolta, ma praticamente sconosciuto. È la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. Saviano racconta la carriera dei ragazzi, che si trovano a scegliere tra il calcio e la delinquenza. Il gioco come metafora della vita, il calcio come unica soluzione per uscire da una vita che appare misera. I ragazzi si trovano a dover scegliere da che parte stare, se continuare a guadagnare soldi facili con attività che diventano sempre più criminali o abbandonare tutto e provare a realizzare i loro sogni. Santos: il titolo viene dal pallone arancione usato dai ragazzi per giocare a calcio. La storia è una storia densa di emozioni ed avvenimenti, ha una scrittura forte e dinamica come è tipico del Saviano scrittore. Ci ha colpito particolarmente la storia di uno dei ragazzi che, per la passione del calcio, per l’emozione di proseguire un azione di gioco durante una partita, viene espulso dal gruppo e proprio per questo si salva da una vita fatta di espedienti e criminalità. È la passione che salva la vita di questo ragazzo ed è anche la chiave della storia: seguire un sogno, realizzare un’aspirazione, l’unica vera speranza di un destino migliore.
Mario Gelardi
“Ho sempre pensato che ovunque e in ogni vita potesse esistere una possibilità di salvezza. L’ho sempre pensato, ma ne ho avuto certezza quando ho conosciuto Lionel Messi, il centravanti argentino, o quando ho seguito gli allenamenti dei pugili di Marcianise prima che andassero alle Olimpiadi. Il sud Italia e l’Argentina sono due terre difficili in cui lo sport è una possibilità che va ben oltre il sogno di una vita migliore. Santos è una gioia semplice: è la gioia di una partita a pallone fatta per strada, da piccoli. E adesso che per strada a pallone non gioco più, mi piace rivivere quei momenti e restituirne la spensieratezza tutta infantile, la convinzione irrazionale che un giorno le cose possano cambiare, e non solo per noi stessi. Mi piace pensare che la mia terra, nonostante tutto, abbia ancora qualcosa da offrire.”
Roberto Saviano |