Mostra collettiva d’arte contemporanea A cura di: Roberta Gucci Cantarini Artisti: Karin Andersen, Paolo G. Bonfiglio, Eleonora Chiesa e Lucia Leuci, Oscar Colombo, Globalgroove, Monika Grycko, Elisa Laraia, Chantal Michel, Christian Rainer + selezione di artisti Citymorb, etichetta di musica elettronica: Dieb, Receptor, SMBP, Vermont.
Inaugurazione sabato 24 novembre 2007 ore 18.30 L’idea di questa mostra nasce dal sospetto e dal dubbio su cosa realmente agisca nel nostro intimo, quasi a nostra insaputa. I rapporti interpersonali, le interferenze o gli stimoli di tutto quanto è esterno alla formazione dell’individuo, l’apertura a ciò che è straniero/alieno, la nascita o la disfatta di una condotta morale, la città come vero e proprio paesaggio mentale, la necessità di solitudine e concentrazione e il loro risvolto più arido, il gioco, la resistenza. Il punto di partenza è dunque ciò che in ogni individuo non è consciamente condivisibile, i processi che misteriosamente hanno luogo in noi, alle nostre spalle.
Gli artisti invitati, “maestri del sospetto”, sondano l’animo umano dall’interno, ne testano i mutamenti e le reazioni con intenti e codici differenti.
Karin Andersen (DE) con il video Zoomanity (2006) mette in luce i labili confini che danno identità e definiscono ciò che è umano, giocando con sensuali forme teriomorfe: forse la realtà è diversa da quella che appare.
Mater (2007), l’ultimo film di Paolo G. B (ITA), esplora, attraverso la metafora della maternità, il lato oscuro di tutto ciò che siamo costretti ad affrontare isolati.
Eleonora Chiesa e Lucia Leuci (ITA) presentano Helpdesk (2005/2006), video pilota del progetto inedito No Kisses, con cui si sono immerse nei meandri di una sessualità letteralmente a doppio taglio.
Oscar Colombo (ITA) dipinge disillusioni: 9 Giugno (2007), come ogni sua tela, è una storia lunghissima, che sembra ricordarci qualcosa che riguarda tutti, un risveglio doloroso e poetico.
globalgroove.it, sito del caustico e rigoroso duo romano, si rivela un labirinto on line, una giostra indiavolata che non si lascia abbandonare così facilmente.
Le sculture e le foto della serie Extremo Oriente (2007) di Monika Grycko (PL) indagano i punti di non ritorno oltre i quali, dopo una scelta, non si può più tornare ciò che si era prima.
Con le foto di Water Project (2007), Elisa Laraia fomenta la polivalenza di significati dell’elemento acqua: la rinascita, la femminilità e la bellezza, l’adattamento, lo scorrere del tempo.
Nel video Die Unbestimmte Extension (2005), Chantal Michel (CH) si con-fonde con gli ambienti nei quali opera, ne assorbe tonalità e forme, amplificandoli fino a coinvolgere completamente lo spettatore.
Nel video April Wood (2007), Christian Rainer (EU) inscena un onirico confronto tra diverse nature, intrecciando la musica, perfetta ed evocativa come di consueto, ad immagini simboliche e fascinose.
Gli artisti dell’etichetta romana Citymorb - Dieb (DE), Receptor (RCH), Vermont (IL), smbp (ITA) - propongono le loro ultime ricerche sonore: la musica elettronica come vera espressione contemporanea d’avanguardia. |