I Colori dell’Uomo I colori dell’uomo ci uniscono, ci separano, ci individuano, ci nascondono. Nella mostra “I Colori dell’Uomo”, l’artista Kirka (Juan Manuel Marull), 33enne argentino, esplora le sfaccettature della società e dell’umanità del nostro tempo, attraverso giochi cromatici, tinte ironiche, e tonalità provocanti. Realistiche e astratte, drammatiche e solari, le opere di Kirka riflettono il mosaico della società contemporanea, un mondo di colori composto dalla multi etnia, dalla tradizione, dalle incongruità e dai conseguenti contrasti che nascono da esse. Ne “Le Razze”, i colori ci scuotono; Kirka crea una nuove pelle, una pelle multicolore – quasi ad arcobaleno – che risulta difficile da inquadrare etnicamente. Specchio dell’universalità dell’uomo, i colori rivelano corpi nudi, che sembrano sudati, pieni di vita. I colori si contrastano, come per innalzare l’individualità dell’uomo, ma si mischiano per dipingere un quadro della società moderna. Non soltanto dalla pelle, ma i colori dell’uomo spiccano anche dall’abbigliamento dei personaggi di Kirka (“Il dito”, “I critici”), e trasmettono pacatezza e al contempo, tensione dinamica, simile a quella di un fotogramma giornalistico. Kirka esalta l’uomo – ma contemporaneamente lo isola – incarnandolo con macchie improvvise e brillanti in un crudo mondo monocromatico. Le figure dei suoi quadri monocromi (“L’artista pazzo”, “Anche gli extracomunitari piangono?”) respirano i colori come unico elemento di sussistenza, vivendo un equilibrio delicato col loro mondo che, in un soffio, minaccia di togliere loro le anime. Nella “Zattera di Lampedusa” (trasposizione del capolavoro di Thèodore Gèricault del 1818-’19: “La zattera della Medusa”), Kirka trasforma i corpi dipinti da Gèricault da un chiaro pallore statuario ad una fusione di macchie di colori giustapposti. I suoi colori li rendono mutanti, in fase di transizione. Sono sempre uomini, che, però, si dibattono in un contesto moderno, tra una mescolanza di colori surreali. Inoltre, guardare i quadri di Kirka è come vedere il mondo attraverso un prisma che scompone i colori dell’uomo. I colori di Kirka sono forti, intensi, espressivi, contrastanti, a volte inesistenti, infondono gioia, serenità, tensione, coraggio, illuminano, separano, rattristano. Vi invitiamo a scoprirli da SpaziArti Ungallery, il 23 settembre 2010, alle ore 18:30, in C.so Buenos Aires 23. In aggiunta, il 6 ottobre alle 18:00, il cinema Gnomo in Via Lanzone 30 - Milano, proietterà “WHO’S KIRKA”, cortometraggio diretto dal giovane regista Camillo Valle. Il cortometraggio è stato selezionato per la III edizione della rassegna cinematografica internazionale, “I’VE SEEN FILMS“, sezione dedicata all’Arte, che si terrà a Milano, dal 30 settembre al 9 ottobre prossimi. SpaziArti Ungallery in collaborazione con StatArt. SpaziArti Ungallery Corso Buenos Aires, 23 Milano Mostra dal 23 settembre 2010 al 15 ottobre2010: Ingresso gratuito Tutti i giorni eccetto la domenica e festivi dalle 17:00 alle 19:30 |