November 22 2024 | Last Update on 16/03/2024 20:18:13
Sitemap | Support succoacido.net | Feed Rss |
Sei stato registrato come ospite. ( Accedi | registrati )
C'è 1 altro utente online (-1 registrati, 2 ospiti). 
SuccoAcido.net
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Today News | All News | Art News | Cinema News | Comics News | Music News | Theatre News | Writing News
Art News - Exhibitions | by MFC Ufficio Stampa in Art News - Exhibitions on 08/09/2010- Comments (0)
 
Large anb small
Inquiry on different photography formats
 
 
curated by Roberta Valtorta and Arianna Bianchi

The exhibition compares large and small photographs from Museo di Fotografia Contemporanea collection. It is a playful reflection on changes in photography identity occured from the Nineties.

Works by 30 italian and foreign photographers from 1960 to today:
David Bailey, Marina Ballo Charmet, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Maurizio Buscarino, Mario Cattaneo, Arnaud Claass, Mario Cresci, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Mauro Galligani, Moreno Gentili, Mario Giacomelli, Paolo Gioli, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Roberto Marossi, Paola Mattioli, Lello Mazzacane, Enzo Nocera, Cristina Nuñez, Tino Petrelli, Simone Romeo, Achille Sacconi, Marco Signorini, Hans van der Meer, Manfred Willmann, Nicolas Wollnik.

Due to a prolific dialogue with different arts - from video to cinema, from installation art to performance - and because of hand-made crisis caused by digital technologies, contemporary photography has deeply changed in last twenty years and now it has a new identity. Changes occured in works size and type are a very pronounced and significative signal.
Photography in large dimension is usually associated to an idea of photography similar to painting. A reason is because large size photography - united to more precious materials for printing - stabilized photography in art market and with art collectors. Having a wider analysis, change to large dimensions can be refered to two questions: on one side the evolution of photography as a work of art, with more economic and estetic value, even in terms of materials used for production; on the other side images' trend to become screens - video or cinema screens - or billboards, or in any way instruments of mass comunication.
Large size printings, realized in big industries and no more in darkrooms by the photographers, substained and completed by a particoular presentation that becomes part of the opera itself (special frames, millwork, Diasec, light-box, use of plexiglass), create a new perception: more strong, with great impact, that allows to enter inside the image and provokes a narrative dilation too.
This all-involving fruition is caratterizing photography from twenty years, while before photography was projected, producted and shown in small size. With large dimensions time last becomes longer and psychological and perceptive relation becomes more impressive and emotional, it becomes more physical. The observer moves in space and relates himself to huge works using the body, not only the sight.
Till the Eighties small photographies were in a more discreet, silent, intimate dialogue with the observer. Images neatly framed with passpartout - representing the ancient link with graphic art, technical and historic mother of photography - needed proximity and concentration by the observator, and mostly the use of sight.
Two different worlds; two different appeals.
Museo di Fotografia Contemporanea preserves photographs from the end of Second World War to today. It is possible to study the change of photography dimensions that signed the transition from one world to the othe inside museum's collection, that is made of more than 2 milion images.
Continuing its reflection on contemporarity, the museum has selected 34 works from 10 of its 28 photographic funds. They are organized in this exhibition in 17 couples with analogy in subjects.
It is a sort of play, a comparison with a large and a small size photography similar in theme but completly different in realization.
An easy going exhibition, playful but reflexive at the same time.
Works are selected from photographic funds: Raccolta antologica, Fondo Lanfranco Colombo, Fondo Milano senza confini, Fondo Idea di metropoli, Fondo Storia immaginate in luoghi reali, Fondo Premio Riccardo Pezza, Fondo Achille Sacconi, Fondo Mario Cattaneo, Fondo Paola Mattioli/Fabbrico, Fondo Enzo Nocera.

info: T. 02.6605661, info@mufoco.org, www.mufoco.org

Free admittance

Opening hours: from wednesday to friday 15-19; saturday and sunday 11-19. Closed monday and tuesday

Guided tours: t. +39.02.66056626, servizioeducativo@mufoco.org. A guided tour is scheduled every month during the first sunday at 4 p.m.
 
Grandi e piccole
Una riflessione sui formati della fotografia contemporanea.
 
 
a cura di Roberta Valtorta e Arianna Bianchi

Una mostra che mette a confronto fotografie di grandi e piccole dimensioni scelte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea. Una riflessione giocosa sul cambiamento di identità che la fotografia ha vissuto a partire dagli anni Novanta.

Opere di 30 autori italiani e stranieri dal 1960 ad oggi:
David Bailey, Marina Ballo Charmet, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Maurizio Buscarino, Mario Cattaneo, Arnaud Claass, Mario Cresci, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Mauro Galligani, Moreno Gentili, Mario Giacomelli, Paolo Gioli, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Roberto Marossi, Paola Mattioli, Lello Mazzacane, Enzo Nocera, Cristina Nuñez, Tino Petrelli, Simone Romeo, Achille Sacconi, Marco Signorini, Hans van der Meer, Manfred Willmann, Nicolas Wollnik.

Grazie al continuo fecondo dialogo con diverse arti, dal video al cinema, dall’installazione alla performance, e a causa dell’impatto delle tecnologie digitali che hanno provocato una crisi delle pratiche artigianali, piuttosto velocemente sostituite da procedure di produzione industriali, la fotografia contemporanea ha vissuto negli ultimi vent’anni trasformazioni davvero profonde che ne hanno determinato una nuova identità. Tra queste, il cambiamento avvenuto nelle dimensioni delle opere e nella loro presentazione è un segnale molto evidente e molto significativo.
La grande dimensione è stata spesso, istintivamente, associata a un’idea di fotografia come pittura, poiché è anche grazie a questa, oltre che all’impiego di materiali per la stampa e per la presentazione più importanti e preziosi, che la fotografia è entrata definitivamente nel mondo dell’arte e del collezionismo. Tuttavia, a una analisi più attenta, essa può essere più correttamente collegata a due questioni: da un lato l’effettiva evoluzione della fotografia in oggetto artistico dotato di maggiore “presenza” estetica e maggiore valore economico anche in termini di materiali impiegati per la sua produzione; dall’altro, alla tendenza contemporanea dell’immagine fotografica a farsi schermo – sia esso schermo cinematografico o schermo video – oppure grande tableau, billboard, strumento dunque della grande comunicazione di massa nutrita dai mezzi tecnologici.
Le stampe in grande formato, realizzate nei laboratori industriali e non più nella tipica camera oscura del fotografo, sostenute e completate da una presentazione particolare che diviene parte stessa dell’opera (cornice scelta in base a precisi criteri, laminazione, Diasec, montaggio con Plexiglas, light-box), creano una condizione percettiva nuova: siamo di fronte a un più forte impatto sull’osservatore, che viene indotto a immergersi nell’immagine, a entrarvi, in presenza di una sorta di dilatazione narrativa dei tempi di lettura.
E’ una dimensione della fruizione assai vitale e coinvolgente che da vent’anni ormai sempre di più caratterizza la fotografia, in precedenza pensata, prodotta e presentata in dimensioni ben più ridotte di quelle attuali. Con il grande formato la durata temporale dell’opera aumenta, il rapporto psico-percettivo con l’opera diviene più impressionante ed emozionante, decisamente più fisico. Il fruitore si muove nello spazio e si misura con la vasta superficie dell’opera con il suo stesso corpo, oltre che con lo sguardo.
Fino agli anni Ottanta del Novecento, le fotografie, con i loro formati più contenuti e per così dire più modesti, si ponevano in dialogo con l’osservatore in modo discreto, silenzioso, intimo. Le immagini, quasi sempre circondate da un sobrio passpartout di cartoncino che le “inquadrava” ordinatamente – e che rappresentava l’antico legame con la grafica, madre della fotografia in senso tecnico e storico – chiedevano un avvicinamento, una vicinanza dell’osservatore, che sostava davanti a esse con concentrazione esercitando soprattutto il senso della vista.
Due mondi profondamente diversi, e due fascinazioni diverse.
Il Museo di Fotografia Contemporanea conserva opere fotografiche dal secondo dopoguerra a oggi. Nella ampiezza delle sue collezioni (circa 2 milioni di immagini) è possibile osservare e studiare il mutamento delle dimensioni delle fotografie che ha segnato il passaggio da un mondo all’altro.
Nel suo lavoro di riflessione sulla contemporaneità, il Museo ha dunque deciso di selezionare una serie di opere provenienti da dieci dei ventotto fondi fotografici che conserva e studia, che vengono presentate in questa mostra secondo diciassette coppie definite da un'analogia nei soggetti.
E’ una sorta di gioco, che mette a confronto ogni volta una fotografia grande e una fotografia piccola, simili tra loro per tema ma molto diverse per formato e presentazione, nell’intento di portare il pubblico a riflettere sul profondo cambiamento di identità vissuto dalla fotografia.
La mostra vuole essere leggera, anche scherzosa, ma al tempo stesso riflessiva, coinvolgendo i visitatori in una analisi attenta e consapevole.
Gli autori sono stati scelti dai fondi fotografici: Raccolta antologica, Fondo Lanfranco Colombo, Fondo Milano senza confini, Fondo Idea di metropoli, Fondo Storia immaginate in luoghi reali, Fondo Premio Riccardo Pezza, Fondo Achille Sacconi, Fondo Mario Cattaneo, Fondo Paola Mattioli/Fabbrico, Fondo Enzo Nocera.

info: tel. 02.6605661, info@mufoco.org, www.mufoco.org

Orari: da mercoledì a venerdì 15-19; sabato e domenica 11-19. Chiuso lunedì e martedì

Ingresso gratuito

Visite guidate: tel. 02.66056626, servizioeducativo@mufoco.org. Visita guidata ogni prima domenica del mese ore 16
 
 
  Register to post comments 
  More pressreleases in archive from MFC Ufficio Stampa 
  Send it to a friend
  Printable version

Login or register to post your pressreleases >>>

To advertise on SuccoAcido magazine >>>

 

 
INFOS
PERIOD: from 25/09/2010 to 20/03/2011
CITY: Cinisello Balsamo-Milano
NATION: Italy
VENUE: Museo di Fotografia Contemporanea
ADDRESS: via Frova 10
TELEPHONE: +39.026605661
FAX: +39.026181201
EMAIL: info@mufoco.org
WEB: www.mufoco.org
INSERTED BY: MFC Ufficio Stampa
 
Fotografie di grandi e piccole dimensioni a confronto
 
FRIENDS

Your control panel.
 
Old Admin control not available
waiting new website
in the next days...
Please be patience.
It will be available as soon as possibile, thanks.
De Dieux /\ SuccoAcido

SuccoAcido #3 .:. Summer 2013
 
SA onpaper .:. back issues
 

Today's SuccoAcido Users.
 
Today's News.
 
Succoacido Manifesto.
 
SuccoAcido Home Pages.
 

Art >>>

Cinema >>>

Comics >>>

Music >>>

Theatre >>>

Writing >>>

Editorials >>>

Editorials.
 
EDIZIONI DE DIEUX
Today's Links.
 
FRIENDS
SuccoAcido Back Issues.
 
Projects.
 
SuccoAcido Newsletter.
 
SUCCOACIDO COMMUNITY
Contributors.
 
Contacts.
 
Latest SuccoAcido Users.
 
De Dieux/\SuccoAcido records.
 
Stats.
 
today's users
today's page view
view complete stats
BECOME A DISTRIBUTOR
SuccoAcido Social.