Eva Marisaldi meets “Home Movies” – National Family Movies Archive with the participation of Gisella Gaspari e Paolo Simoni
The work of Eva Marisaldi deals with little gestures, insinuations, suspicions. Her speeches are light and complicated at the same time. The artist represents her world through different ways of expression, ranging from the construction of simple objects to articulated installations, using different languages like videomaking, drawing or embroidery. Questioning about themes like dialogue and communication, Eva Marisaldi investigates the possibilities of individual and collective reflection in the context of exhibition space, in a delicate and elegant relationship with it. Through different ways of expression and without searching for any special effect or exuberance, Marisaldi creates rarefied and essential situations that, sometimes, acquire the abstract peculiarity of a game.
Her collaboration with the National Family Movies Archive “Home Movies” (Bologna) originates from a need of dealing with a fragmented, complex and full of signs and traces material, like family movies. Starting from this private cinematic source, a real dialogue takes places through images using by the artist to join old movies with her recent and past works. Into these fragments of private history the artist finds the words to complete her work’s explanation.
FuoriLuogo2010 - Eva Marisaldi incontra Home Movies
Eva Marisaldi incontra Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia; intervengono Gisella Gaspari e Paolo Simoni
Il lavoro di Eva Marisaldi si muove nello spazio del gesto minimo, dell’insinuazione, del dubbio. I suoi interventi sono al tempo stesso lievi e complessi. L’artista raffigura il suo mondo attraverso modalità espressive diversificate, spaziando dalla costruzione di oggetti semplici a installazioni articolate, utilizzando mezzi diversi, come il video, il disegno o il ricamo. Interrogandosi su tematiche quali il dialogo e la comunicazione, Eva Marisaldi indaga le possibilità di riflessione individuale e collettiva all’interno dello spazio espositivo, rapportandosi con esso in maniera sempre delicata ed elegante. Utilizzando qualsiasi mezzo, rifuggendo ogni effetto speciale, ogni esuberanza nella forma, dando l’impressione di procedere per sottrazione di peso, la Marisaldi crea situazioni rarefatte ed essenziali che finiscono in alcuni casi per acquistare il carattere astratto di un gioco.
La collaborazione di Eva Marisaldi con Home Movies di Bologna, Archivio Nazionale del Film di Famiglia, nasce dall’esigenza di dialogare con una materia frammentaria, complessa e densissima di segni e tracce quale il “cinema di famiglia”, prima dell’avvento del video. Da questo incontro nasce in diretta un vero e proprio dialogo per immagini in cui l’artista inframmezza i filmati d’archivio con suoi lavori recenti e passati, a partire da questo patrimonio cinematografico privato. In questi frammenti di microstoria intima l’artista trova le parole mancanti per costruire la “spiegazione” del proprio lavoro.
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