Un’esplorazione sulla parola che scardina il significato per risalire al senso: “Su’ddocu…” è un gioco che concerta espressioni, modi di dire, simboli, sistemi grammaticali e lessicali. È un “omaggio al soffitto”, una rivendicazione della forza del gioco e della fantasia, che sceglie di operare la sua ricerca formale in chiave iconoclasta. Più assimilabile ad un’opera di poesia che non di prosa, teatralmente, il lavoro indaga su quanto, e in quale misura, sia possibile “togliere” , sia a livello drammaturgico, sia a livello di costruzione dell’azione, affinché sulla scena resti solo l’essenziale, nella sua piena forza evocativa e di coinvolgimento.
SU’ DDOCU!...omaggio al soffitto n.º1.1 di e con MARGHERITA ORTOLANI & ANNAMARIA TAMMARO Ideato e diretto da: Margherita Ortolani drammaturgia: Margherita Ortolani Ideazione scenica: AnnaMaria Tammaro musiche originali: Manfredi Clemente Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (via Garraffello,25- Palermo) h.21
-Progetto vincitore del Bando Internazionale REACT/ SANTARCANGELO dei TEATRI 2009/2011 residenza di creazione supervisionata da Ermanna Montanari (cfr.:www.santarcangelofestival.com) -Spettacolo vincitore della Prima Residenza Teatrale del Südtirol, presso il Piccolo Teatro Aur-Ora (BZ), in collaborazione con il Servizio Giovani della Provincia di Bolzano (cfr.: www.trentoblog.it)
Un’esplorazione sulla parola che scardina il significato per risalire al senso: “Su’ddocu…” è un gioco che concerta espressioni, modi di dire, simboli, sistemi grammaticali e lessicali. È un “omaggio al soffitto”, una rivendicazione della forza del gioco e della fantasia, che sceglie di operare la sua ricerca formale in chiave iconoclasta. Più assimilabile ad un’opera di poesia che non di prosa, teatralmente, il lavoro indaga su quanto, e in quale misura, sia possibile “togliere” , sia a livello drammaturgico, sia a livello di costruzione dell’azione, affinché sulla scena resti solo l’essenziale, nella sua piena forza evocativa e di coinvolgimento. Non è importante esclusivamente il significato semantico del messaggio, ma anche il suono ed il ritmo con cui questo viene montato e rappresentato. Lo stesso sistema di gioco di segni viene adottato per l’allestimento e per le musiche. Abiti costruiti come armature per volare, cristallizzati nel ricordo: leggeri e vitrulei. Regole (violate ed inviolate) della decostruzione di un pensiero, per arrivare ad una percezione di metafisica formale. Tutto leggero, impalpabile, impregnato. “Su’ddocu…” per noi è un processo teatrale che racchiude l’esigenza di attraversare in modo assoluto il concetto contemporaneo di Segno nello Spazio, di estetica di linguaggio, di un pieno/vuoto che si interroga totalmente sull’esigenza di una spatinatura formale. Questo è il nostro gioco. Il siciliano di “Su’ddocu…” produce senso al di là della parola, nella forza dirompente di una volontà di denuncia, nella timidezza di una dichiarazione di amore ed odio … e guerra: per esistere. Adesso. Fatti due conti con quello che siamo. Teatralmente non il gesto, ma la metafisica del gesto: due donne che, con irridente leggerezza, trascinano un mondo sotto le loro gonne, per indossare parole e lasciare che cantino. Un percorso emotivo attraverso suoni e voci che riaffiorano dal cuore dei ricordi. m.o + a.t
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