Personale di pittura dal titolo "Dans les ars"( A mezz'aria), l'inaugurazione sarà Giovedì giorno 11 Marzo 2010 alle ore 20.30( apertura tutte le sere per 7gg. dalle ore 19.30) a Palazzo Fatta ingresso da Piazza Marina n.19 (Palermo) all'interno della rassegna "Vox feminae" organizzata dalle 3Boracce
Profilo biografico Irene Falci nasce a S.Cataldo(cl) nel 1969,si diploma a Palermo in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo dove vive e lavora come pittrice. Delle sue opere hanno scritto Roberto Barzi,Simone Fappanni,Giuseppe La Russa e Daniele Licciardello Attività culturali :Primo premio al concorso di fotografia "Città di Mondello" sul tema "Il ritratto" sez. bianco e nero .Esposizione collettiva presso l'Accademia di B.Arti di Palermo dal titolo "Futuro è già" .Esposizione collettiva presso il palazzo del Belvedere di Monreale dal titolo "Europalia" .Esposizione collettiva presso l'ex convento dello S.Santo all'interno dell "Estate palermitana" patrocinata dal comune di Palermo .Esposizione di copie d'autore dal titolo "Sotto Dettatura",presso "Le Mura dell'Itria"-Palermo .Esposizione collettiva dal titolo Venir-sou-Venir a cura di Antonio Presti presso l'associazione culturale "I Candelai" di Palermo Personale di Pittura "Quando la memoria si incanta" presso la libreria "Altroquando" di Palermo .Esposizione collettiva "L'Arte per l'omosessualità" presso la Galleria dell'Eros di Bagheria .Esposizione collettiva "Lo shock estetico:l'altra faccia dell'amore", presso la Galleria dell'Eros di Bagheria .Personale di pittura "Quando il sogno vola radente" presso "La Stanza di Milo"-Palermo .Personale di pittura "Riproposizioni inedite" presso il Caffè "I Malavoglia"-Palermo .Esposizione collettiva "Sulla rotta di Moby Dick" per l'associazione "Opera dei Pupi" di Mimmo Cuticchio-Terrasini(Pa) .Esposizioni collettive itineranti, a cura della Galleria Arte Immagini di Cremona,più Galleria Permanente ."Rassegna nazionale dell'Acquerello 2007",presso la Galleria Arte Immagini di Cremona .Mediarte 2007, fiera d'Arte moderna e contemporanea-Palermo 23-25 Marzo 2007 ."Esposizioni passeggere",Libreria Babele-Roma .Rassegna internazionale d'arte Roma 2007,Basilica S.Maria del Popolo-Roma ."Palermo-Napoli,ambiguità dell'anima"-Galleria Merliani-Napoli .Stanze d'artista presso Galleria Biotos(Palermo) a cura di Laura Bica."Donne che raccontano Donne" presso Bahlaria(Palermo)
INFO ARTISTA Irene Falci mail: irenefalci@hotmail.it Phone: 3331508415 Sire: www.myspace.com/irenefalci
Rievocazioni ri-velate 2010
“Se i quadri si potessero spiegare e tradurli in parole non ci sarebbe bisogno di dipingerli”, sosteneva Gustave Courbet. Tuttavia, le parole si costituiscono quali segni ben idonei a illustrare il percorso creativo dell’artista, e a descrivere la dimensione psicologica in cui si informa ogni universo espressivo. Essendo l’arte un ambito che, quantunque icastico, può risultare talvolta ineffabile, la comprensione dell’evoluzione personale di ogni artista fornisce sovente una valida chiave di lettura per le opere d’arte, e cioè uno strumento di analisi fondamentalmente linguistico. È dunque grazie alle parole che si possono isolare, identificare e comparare le tappe salienti della produzione creativa di un artista. Il percorso artistico di Irene Falci è indubbiamente un eterogeneo susseguirsi di diverse fasi pittoriche, ognuna delle quali scaturisce da un preciso momento psicologico ed esperienziale, l’ultimo dei quali ha generato una rielaborazione di temi già trattati e un rinnovamento di soluzioni formali già adottate, come si può ben notare nelle opere presenti nel segmento dedicato alla pittrice in seno alla mostra Dans les airs. L’impianto dell’esposizione nasce dalla combinazione degli acquarelli realizzati dalla pittrice nell’ultimo decennio sia su carta che su tela, in differenti formati, e, consentendo un’agevole comparazione, offre lo spunto per disaminare tutto il mondo pittorico dell’artista. Pur mantenendo ancora brani di scomposto erotismo, realizzato con lo stile asciutto e chirurgico del grafismo essenziale, che riprende le concrete e spiazzanti figurazioni degli anni precedenti, l’artista non si sottrae alla manifestazione delle trasformazioni che vibrano nel suo percorso esistenziale. Invero, la nuova produzione vede annoverate alcune opere la cui visione risulta apparentemente schermata da un incorporeo ma infrangibile diaframma che, rendendo le figure inavvicinabili, si pone al fruitore come limite invalicabile, come nel caso dei dipinti: "L’attente", "La vie qui ne coincide pas", "le triste voyage des trois tournesols", la cui resa pittorica rimanda a un’immagine cui è sovrapposto un vetro che riflette aloni di luce trasmettendo allo spettatore lo straniamento derivante da una percezione appena distorta. Questi grandi acquarelli trovano ancora la loro collocazione nello spazio onirico rappresentato negli anni precedenti, spazio che risulta ormai distante e ricomposto. I dipinti, realizzati usando il filtro pittorico della velatura ora plumbea, ora lattiginosa, pongono il soggetto raffigurato in una dimensione talmente remota da renderlo intangibile. La nuova produzione risente anche della sostituzione del supporto: la tela in luogo della carta. Necessità o scelta? Tale sostituzione appare in linea con il cambiamento di prospettiva che l'artista attua nell’alchimia fra produzione pittorica e quotidianità. Il silenzioso cambiamento interiore si concretizza nella manifesta scelta di un nuovo supporto pittorico. Dall’analisi di questi elementi si può desumere come Irene Falci prenda decisamente le distanze dall'onirismo erotico delle sue opere passate, lasciando spazio alla consapevolezza di una nuova modalità comunicativa. La grana della tela, la nuova qualità cromatica delle pennellate, e la quasi totale assenza del segno grafico battezzano un connubio di cromatismi assonanti, nei quali annegano gli occhi delle donne rappresentate, non più sgranati in preda alla voluttà, ma chiusi in un’assorta intimità quasi vereconda. L'elaborazione di questa nuova rappresentazione ha comportato quindi l'eradicamento della carnalità e della sensualità dalla figura femminile alla quale adesso l’artista dona uno spazio di silenti riflessioni, soavi melanconie e pacate nudità. Le sue effigi muliebri sono ora ritratte in ambiti composti e meditativi, ormai lontane da quegli “scompaginamenti erotici” che hanno caratterizzato la produzione precedente. Laddove l’antagonismo e la doppiezza convivevano e si confrontavano, adesso il primo lascia spazio alla conciliazione, e il secondo si sottrae all’ambiguità attestando il distacco dai clamori sensuali del passato. L’artista continua qui a promuove dunque la possibilità di svelarsi istoriando una tappa del proprio percorso esperienziale, arricchendo con questa nuova fase il rapporto fra artista e fruitore all’interno del quale passano nuove informazioni: pudore e non più oscenità, garbo e non più audacia, sobrietà e non più smodatezza, tutte allocate nei rinnovati paradigmi della conoscenza.
Daniele Licciardello
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