Riprendendo uno spettacolo del ’91, Ermanna Montanari, ha costruito con la regia di Marco Martinelli questo spettacolo-concerto, presentato in prima nazionale al Ravenna Festival nel giugno 2008. La produzione della monaca può essere letta come una prima, arcaica forma di "teatro della crudeltà". La struttura dello spettacolo, con Ermanna Montanari voce recitante, è fedele all’intenzione con cui i drammi sono stati scritti: destinati alla lettura (declamatio) più che a una rappresentazione vera e propria, le opere di Rosvita non hanno nulla in comune con i drammi liturgici che nascevano proprio nella stessa epoca e da cui si svilupperà il teatro occidentale. Alternati talvolta ad aspetti grotteschi da commedia, i dettagli più truci non si risparmiano, senza però mai apparire fini a se stessi quanto piuttosto volti ad affermare la forza spirituale delle donne, seviziate, bruciate, decapitate, o nella migliore delle ipotesi rinchiuse a vita in celle fetide e buie, di fronte alla violenza degli uomini pagani e all’implacabilità di quelli cristiani.
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