Giorgio Galotti is proud to present the first solo show in Italy of the Czech artist David Cerny, who was recently at the center of an event which caused a sensation in the international public because of his provocative works and installations.
His last appearance at the European Parliament has been talked about at length. The installation “Entropa” caused controversy in the hall of the building, as the piece was intended as a sarcastic reconstruction of a map of Europe, in which each country was characterized by its stereotypical “folkloristic features”.
The course of this exhibition covers several of the works which have turned David Cerny into an inimitable phenomenon; CO2 gathers his most popular works that have never before been exhibited in Italy, such as the enormous “KITS” and an irreverent installation titled “SHARK”, a cruel statement on two “celebrities” of our times: a portrait of a fierce Saddam Hussein through the artistic language of Damien Hirst. Along the entire path of the exhibition, the visitor is accompanied by the curious installation “SMALLNESS”, a series of bronze and marble miniatures that invite the observer to “crawl” in order to understand their artistic features.
David Cerny, born in 1967 in Prague, prefers to be considered a simple sculptor whose main objective is surprising his public. His works often place themselves in a deliberately polemic position towards the politics of the Czech Republic, and this has earned him many enemies. Cerny gained notoriety in 1991 by painting a Soviet tank that served as a war memorial in central Prague in pink. However, this provocation was considered intolerable and the artist was arrested. Another relevant trace of David Cerny’s work in Prague is the sculpture series “Tower Babies”, which represents a group of childish figures crawling on the Žižkov Television Tower. In 2005, Cerny created “Shark”, a rendering of the body of Saddam Hussein immersed in a tank full of liquid, alluding to the famous “The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living”, by British artist Damien Hirst. In 2006, the work was banned twice, first in Belgium, then in Poland. Another work which aroused much controversy is “Entropa”, created for the Czech Presidency at the European Union Council during the first semester of 2009. It is a sculpture that presents strongly stereotyped images of each country of the European Union and was criticized for its debunking intent.
David Cerny’s works are displayed in many important international museums, including the Museum of Modern Art, San Diego, the German Embassy, Prague, the Czech Embassy, Washington, and the Checkpoint Charlie Museum, Berlin. Moreover, the artist has participated in many significant public shows held in venues such as P.S.1. and the Whitney Museum in New York, the Museum of Contemporary Art of Chicago, the Museum of Modern Art of Prague, and the biennales of San Paolo and Venice.
David Cerny: The Solo Show
O2 contemporary art è orgogliosa di presentare la prima personale in Italia dell’artista Ceco David Cerny, negli ultimi anni protagonista di kermesse cui hanno fatto seguito grandi scalpori nel pubblico internazionale dovuti alle sue provocatorie, quanto geniali, installazioni ed opere. La sua ultima apparizione al Parlamento Europeo ha fatto molto parlare di sé: a partire dalla volutamente erronea comunicazione della mostra, che pareva dover ricomprendere le opere di più artisti, rivelandosi, invece, una vera e propria partecipazione del solo artista Ceco con l’esposizione della discussa installazione “Entropa”, situata nella hall dell’edificio, basata sulla ricostruzione sarcastica di una cartina dell’Europa in cui ogni paese si è trovato investito dei “caratteri folkloristici” più tipizzanti, basti pensare ad un’Italia a forma di campo da calcio! Altrettanto potente l’eco procuratagli dalla stampa internazionale per l’ironia impiegata nella sua opera e per i molti visitatori attratti al Parlamento Europeo in quei giorni.
Il percorso espositivo si incentra su alcuni dei lavori che hanno fatto di David Cerny un fenomeno inimitabile; CO2 accosta le sue opere più blasonate e ancora mai esposte in Italia, quali gli enormi “KITS” a una irriverente installazione, dal titolo “SHARK” crudele provocazione di due “celebrità” dei nostri tempi: un ritratto del feroce Saddam Hussein attraverso il linguaggio artistico di Damien Hirst. Lungo tutto il percorso il visitatore è accompagnato dalla curiosa installazione “SMALLNESS”, una serie di miniature in bronzo e marmo, che invitano l’osservatore a “gattonare” per comprenderne le fattezze artistiche.
Il lavoro portato avanti da un artista, che ha vissuto di persona gli anni dell’epoca socialista e la Rivoluzione di velluto (sametová revoluce), in un paese, la Repubblica Ceca, che ad oggi festeggia i venti anni dalla caduta del socialismo, avvenuta solo un mese dopo la caduta del muro di Berlino, si fa emblematica di uno spirito di rivalsa su quell’ideologia socialista che già nell’ Europa dei primi anni ’80 stentava il confronto con le nuove impostazioni politiche, protese verso un unione di fatto tra le culture. In quest’ottica il progetto della mostra, nel ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, vuole farsi testimonianza di un altro paese che, analogamente alla Germania, ha vissuto nel 1989 vicissitudini similari. La caduta del socialismo in Cecoslovacchia ha visto in primo luogo svanire il vocabolo "socialista" dai nomi dei due stati: la Repubblica Socialista Ceca divenne Repubblica Ceca scindendosi politicamente e territorialmente dall’attuale Slovacchia.
Si ringraziano per la collaborazione l’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Venti di Libertà e Stone Italiana.
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