Per una serie di coincidenze, tredici artisti, due persone che lavorano nel mondo dell’arte e una giovane coppia si sono incontrati e frequentati per un anno. Il desiderio di stare insieme e di confrontarsi umanamente e professionalmente a prescindere da qualsiasi interesse ha creato una serie di affinità intense tra il lavoro di uno, il pensiero di un altro, la storia di un altro ancora. La giovane coppia li ha invitati a condividere uno spazio concreto: la loro futura casa ancora vuota, è stata abitata dagli artisti e si è trasformata in un cantiere di idée e di progetti. Gli artisti hanno lavorato sulle crepe dei muri, per le scale, nelle stanze, sul terrazzo, negli armadi, nei bagni, in cucina, creando 25 opere tra disegni, installazioni, fotografie, video, sculture e performance poetiche e musicali. I lavori esprimono il senso dell’incontro, dello scambio e del dialogo positivo di un progetto umano divenuto arte. Questo dialogo autentico e spontaneo è anche dialogo con il passato, con la Storia, la memoria viva (presente extra-temporale dell’arte). In un momento storico in cui qualsiasi azione ricade negli ingranaggi di un sistema rigido emerge l’urgenza di riproporre il ruolo dell’artista come soggetto, che libero da dinamiche individualistiche riconosce nell’autenticità dell’altro, l’autenticità dell’ARTE.
Tutto questo.è INVITA. |