Mondo Bizzarro Gallery presenta, in dicembre 2009 e gennaio 2010, la seconda personale italiana dell’artista canadese Ray Caesar. Nato a Londra nel 1958, Caesar vive a Toronto da circa 40 anni. Le sue mostre si sono tenute prevalentemente negli Stati Uniti, ma anche in Canada, in Australia, in Francia e in Inghilterra. Laureato in architettura presso l’ Art College for Design & Architecture di Ontario, Ray Caesar ha lavorato come illustratore all’interno del dipartimento di arte e fotografia medica di un ospedale pediatrico di Toronto. Parallelamente, ha operato per diversi anni nell'industria del cinema e della televisione, come addetto agli effetti speciali e all’animazione digitale, oltre a dedicarsi alla pittura. L’arte è infatti da sempre la sua passione più grande; fra gli artisti che Caesar ammira e che cita ancor oggi come fonti d’ispirazione vi sono Jan van Eyck, William Turner, Edward Hopper, Paul Cadmus, Salvador Dalì, Matthew Barney, John Currin, ecc. Solo quando decide di lasciare il lavoro, dopo una serie di eventi dolorosi che colpiscono la sua vita privata, egli diviene l’artista che oggi conosciamo. Abbandona la pittura e da quel momento la sua immaginazione, arricchita dai suoi ricordi, dalle sensazioni e dalle riflessioni su ciò che ha vissuto, trova forma in figure tridimensionali che realizza al computer con il programma “Maya”, operando in maniera simile a quando lavorava nell'industria del cinema. I suoi “quadri digitali”, stampati su carte fotografiche o su altre carte di pregio, sono caratterizzati da una composizione complessa e da un particolare uso della luce, volto a sottolineare espressioni, pose e movimenti irreali, se non addirittura la qualità soprannaturale del soggetto. Quello di Ray Caesar è un vero e proprio “manierismo tecnologico”: le sue opere sono finestre in altri mondi, spesso i santuari di visioni difficili da raccontare, a volte anche a se stesso. In un’intervista, l’artista dice di voler costruire mondi protetti, paradisi onirici in cui l’odio e la paura (temi a lui particolarmente cari) trovano una diversa collocazione. Le figure umane che egli costruisce sono senza tempo, seducenti e luminose come cristalli, tali da emanare il fascino di gelidi angeli, simboli di assoluta purezza capaci di sfidare qualsiasi forma di crudeltà e ingiustizia. Nella nuova personale romana verranno presentate le sue opere recenti, alcune ancora inedite e in grande formato, insieme a una selezione di rarissime opere famose realizzate fra il 2003 e il 2008. |