6 – 9 novembre 2009 GLOBE UNITY ORCHESTRA Festival musicale con concerti, incontri musicali, workshop Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Piazzetta Niscemi 5 (trav. Via Butera) Palermo Ingresso Intero 8 euro / studenti 5 euro Info e prenotazioni 329 3152030 I soci del Goethe-Institut Palermo, in possesso del tesserino verde, hanno accesso gratuito È possibile tesserarsi gratuitamente al Goethe-Institut Info tel. 091 – 6528680 programma@palermo.goethe.org www.goethe.de/ins/it/pal/itindex.htm GLOBE UNITY ORCHESTRA GOETHE-INSTITUT PALERMO e CURVA MINORE - Associazione per la musica contemporanea con il supporto di Repubblica Federale Tedesca - Ministero degli Affari Esteri e il patrocinio di Consolato Generale Tedesco di Napoli presentano per la prima volta in Sicilia GLOBE UNITY ORCHESTRA Berlino/Palermo Concerti, incontri musicali, workshop, conferenze, per un Festival che tra il 6 e l’8 novembre porterà per la prima volta in Sicilia la GLOBE UNITY ORCHESTRA, formazione costituita nel 1966 a Berlino da dodici solisti straordinari che raccoglie oggi i più importanti interpreti del jazz contemporaneo europeo. Il ricchissimo programma di iniziative che avrà luogo al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino culminerà nella notte tra l’8 ed il 9 novembre, in concomitanza con il 20° anniversario della caduta del muro di Berlino, con la lunga notte dell’improvvisazione. In occasione del 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, che ricorda e ribalta, anche metaforicamente, la caduta dei tabù culturali e le divisioni categoriche della conoscenza e delle sue espressioni culturali e artistiche, sarà coinvolta la prima orchestra tedesca che fin dal lontano 1966 ha messo in atto un processo di grande rinnovamento all’interno del panorama musicale europeo: la Globe Unity Orchestra. L’occasione permetterà di realizzare una serie di incontri musicali con musicisti italiani e siciliani che in questi decenni hanno preso in considerazione le direzionalità espresse sin da quegli anni creando un ponte ideale, sonoro e anche generazionale, legato a percorsi storici della musica improvvisata post-jazzistica tra Europa e Mediterraneo. PROGRAMMA Tutti gli incontri e i concerti in programma avranno luogo al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Venerdì 6 novembre IMPRO MEETINGS ore 19,30 Concerto vernissage Cattano/ Innarella/ Barbarino ore 21.00 Talking Conference Gigi Razete/ Fabio Caronna ore 21.30 Concerto Globe Unity combo 1 (gruppo formato dai musicisti Globe Unity) ore 22.00 Concerto Globe Unity combo 2 (gruppo formato dai musicisti Globe Unity) ore 22.30 Concerto Branciamore/ Cappozzo ore 23.00 Concerto Innarella/ Cattano/ Cusa ore 23.30 Concerto Improvising music meetings (piccoli gruppi estemporanei tra musicisti siciliani/italiani/Globe Unity) Sabato 7 novembre ore 21.30 Concerto GLOBE UNITY ORCHESTRA Evan Parker, Ernst-Ludwig Petrowsky, Gerd Dudek, Daniele D’Agaro ance Jean-Luc Cappozzo, Axel Dörner, Manfred Schoof trombe Johannes Bauer, Christof Thewes trombone Alex von Schlippenbach pianoforte Paul Lovens, Paul Lytton, batterie Domenica 8/ Lunedì 9 novembre LA LUNGA NOTTE DELL’IMPROVVISAZIONE ore 19.00 Portera-Sciarratta-Augello Maltese-Guarrella-Moncada Cusa/Mattiuzzi Troja-Mazzù-Branciamore Librio-Geraci-Giannetto (o Contemporary Sounds Unity) Cappelli/Rudolph Orchestra In-stabile Dis/accordo ore 22.30 Coffee break ore 23.00 Concerto-Anniversario IMPROVISING MUSIC MEETINGS 20 anni dopo la caduta del Muro di Berlino Globe Unity musicians & Camillo Amalfi toys, strumenti auto-costruiti Pasquale Augello batteria Davide Barbarino alto sax Francesco Branciamore batteria, Franceso Calandrino manipolazione meccanica del suono, Carlo Cattano sassofoni,Tony Cattano trombone, Francesco Cusa batteria, Eva Geraci flauti traversi, Lelio Giannetto contrabbasso, Giuseppe Guarrella contrabbasso, violoncello, Pasquale Innarella alto sax, Alessandro Librio violino, Stefano Maltesesassofoni, Gaia Mattiuzzi voce, Giancarlo Mazzù chitarra, Antonio Moncada batteria, Miriam Palma voce, Filippo Portera sassofoni, flauto, Sandro Sciarratta contrabbasso, Luciano Troja pianoforte. Workshop unity ensemble
Sono passati 40 anni dalla prima perfomance, ma il tempo pare essere una variabile trascurabile quando si tratta della Globe Unity Orchestra. Vertiginosi climax musicali, intervalli di intenso lirismo, il tutto sul sottile filo di uno straordinario equilibrio compositivo e di un’esecuzione impeccabilmente spiazzante. Spazi trattenuti che deflagrano acuti nello etere circostante, ampliando e definendo nuove linee armoniche. Una prova d’orchestra, una perfomance artistica di grande impatto, attraverso un continuo gioco di codici e soluzioni musicali, frutto di decenni di collaborazione artistica tra i diversi componenti della formazione musicale. Uno spettacolo non solo musicale, uditivo, ma pure visivo. Una perfetta macchina delle meraviglie, che sciorina musica cangiante, deformata in mille sagome, che estendono e restringono il tempo. Una formazione allargata in cui il singolo musicista è libero di esprimersi, senza che la sua vena creativa sia soffocata dal collettivo, pur rimanendo intatta una identità del tutto. Quando la somma algebrica non trova più fondamento. La somma degli individualismi degli esecutori non scalfisce l’unita espressiva della The Globe Unit Orchestra. Al pubblico non resta che ammirare, cercare di capire e alla fine lasciarsi avvincere. Durante il loro concerti lo spettatore ha la netta impressione di assistere ad un working in progress, avendo la possibilità di osservare un laboratorio in piena fase creativa. La cosa più scontata che può accadere è rimanere spiazzati, per poi riprendersi ed essere coinvolti nel flusso creativo dell’Orchestra, tutta intenta a riversare sul pubblico una serie infinita di imput, di emozioni contrastanti. Sino ad una unità armonica inaspettata. La formazione della Globe Unity Orchestra, fondata nell’autunno 1966 da Alex von Schlippenbach su commissione della RIAS di Berlino e il Jazz Festival di Berlino, è questo. La prima performance risale al novembre del 1966 presso la Philharmonie di Berlino. Il successo fu immediato, caratterizzato da una critica indecisa tra osannare l’esibizione o ricorrere villipendio. Con questo sensazionale esordio,la Globe Unit Orchestra ha iniziato la sua carriera, che dura ormai da più di quaranta anni. L’Orchestra ha suonato con continuità presso la Donaueschinger Tage fuer Neue Musik dal 1967 al 1970. Inoltre, ha partecipato ai più importanti Festival Europei e, nel 1980, il Goethe Institut ha organizzato un lungo tour attraverso l'Asia con concerti in Giappone, India, Indonesia, Malaysia e Thailandia. Nel 1982, l’orchestra ha vinto il "Down Beat" Jazz Poll on "Talents deserving wider recognition” e nel 1986 è stata invitata al Chicago-Jazz Festival. Nel 2002 la formazione ha inciso il disco “Intakt” e nel 2003 l’Orchgestra ha celebrato i 40 anni di carriera con un concerto al Jazzfest Berlin. La performance è stata incisa su un disco premiato nel 2006 con il "Jahrespreis der Deutschen Schallplattenkritik" il più alto riconoscimento per la produzione discografica in Germania. Il viaggio non è ancora finito. Nel 2006, per festeggiare le quaranta candeline, il berlinese Alex von Schlippenbach – fondatore, compositore, pianista e direttore della GUO - ha fatto largo alle nuove leve, con l’innesto di giovani musicisti e non soltanto tedeschi: i trombettisti Jean-Luc Cappozzo e Axel Dörner, il clarinettista Rudi Mahall e il fenomenale trombonista Jeb Bishop, ex Vandermark 5, ritornando ad una scaletta articolata di brani che pesca a piene mani nel repertorio accumulato fin dal ’66. Si tratta di una formazione allargata in cui la libertà del singolo non viene soffocata, ma, contribuendo a mantenere intatta un’identità collettiva, supera di gran lunga la somma algebrica dei singoli musicisti coinvolti.
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