Esce per Coconino Press il graphic novel “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”. Un viaggio allucinato in stile David Lynch in un Paese impazzito, popolato da sette millenaristiche, oscuri complotti e strani mostri. Ma il vero orrore si nasconde dietro una patina di normalità.
In uno squallido cinema porno, Clay assiste alla proiezione di un film dal titolo “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”. Con sua sorpresa scopre che la protagonista è la sua ex-moglie. Per rintracciarla Clay si mette in viaggio, alla ricerca della “Interesting productions”, la casa produttrice del film. Ma quella che attraversa è un’America impazzita, dove una setta hippie che sogna un mondo popolato da sole donne (e da un unico uomo) può conquistare la Casa Bianca e prendere in ostaggio il presidente. Dove la polizia si dedica a feroci pestaggi, marchiando le vittime con uno strano simbolo. E dove, soprattutto, metà della popolazione è composta da freaks e mostri.
Pubblicato fra il 1989 e il 1992 sulle pagine di “Eightball”, la rivista monografica creata da Clowes, “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro” è il primo lavoro di ampio respiro dell’autore americano, e già mostra in embrione i semi di futuri capolavori come “Ghost World” e “David Boring”. L’ambientazione è già quella della periferia americana, popolata però da mostri: una ragazza-pesce, un cane senza orifizi e altre variazioni sul genere. Questi freak però si rivelano innocui, tormentati come sono dalla solitudine che li circonda. I veri mostri sono proprio le persone “normali”. È qui che Clowes dà il meglio di sé, rappresentando un orrore morale che alla fine colpisce anche il povero Clay.
Infarcito di citazioni (lo stesso titolo è preso a prestito dal film di Russ Meyer “Faster, Pussycat! Kill! Kill!”) e di suggestioni alla David Lynch, “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro” è stato a sua volta fonte di ispirazione per il mondo “underground” americano dell’epoca, per quella generazione che Clowes avrebbe poi magistralmente ritratto in “Ghost World”.
L’AUTORE Nato a Chicago nel 1961, Daniel Clowes ha conquistato ampia notorietà creando la serie “Eightball”. La sua opera più famosa, il graphic novel “Ghost world”, è un ritratto spietato dell’America anni ’90 ed è diventata un film con Steve Buscemi e Scarlett Johansson tra gli interpreti. I suoi lavori sono apparsi anche su Esquire, The New Yorker, Vogue, Time, Newsweek e altre prestigiose riviste. Dello stesso autore, nel catalogo Coconino, i graphic novel “David Boring” e “Ice Haven”, vincitore del Premio speciale della giuria nell’edizione 2007 di Lucca Comics&Games.
Daniel Clowes COME UN GUANTO DI VELLUTO FORGIATO NEL FERRO 144 pagine in bianco e nero, Collana Maschera Nera
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