Biography: formed in Nord East Italy in Spring 2007. Since its inception, the band's line-up has included drummer Andrea Stella, guitarist Riccardo Zulato, and bassist Guido Morello. This instrumental band have released their first autoproduced album in Feb 2009.Recorded, mixed and mastered at Waiting Room Audio studio, this work contains 6 tracks in above 36 minutes of music.
The sound emerged is a mix of stoner, post-rock, with a growing psychedelic component. The packaging is cured by the Cikas Lab inspired from a paint of SJI.

Menrovescio
Burning The Sun
[Out on Feb 20th 2009]

01 Tears Of Lies
02 Object Storm
03 Burning The Sun
04 Eclipse
05 Cyanure
06 Headphones Era

Filippo Arzenton additional guitar on track 2
(Flap, In The Bottle Records/Matteite records)

Francesca Morello vocals & piano on track 5
(Restless Yellow Flowers)

Nicola Pinotti additional guitar on track 5
(Restless Yellow Flowers)

"...post rock convincente e non privo di una certa eleganza."
Massimiliano Busti_BLOW UP

"...questo “Burning the sun” lascia ben sperare al noise italiano. "
Vittorio Lannutti_KATHODIK

"...il risultato è caparbiamente riuscito... è di una tal bellezza che ce ne freghiamo se è derivativo da qua e da là."
Dante Natale_NERDS ATTACK!

"...abilità nella composizione di brani di media lunghezza dal cui (robusto) scheletro si ambisce alla creazione di un’esteriorità consistente propria."
Damiano Delliponti_ROCKSHOCK

"...melodie che si nascondono beffarde dietro a montagne granitiche di rumore e a cascate di elettricità."
Massimiliano Locandro_ALTERNATIZINE

"...la buona musica è facile da distinguere, i Menrovescio suonano buona musica. Vogliamogli bene."
Riccardo Merolli_ROCKAMBULA


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Articolo riguardante il live del 28 Giugno
scritto da Jacopo Ravagnan/Radio Sherwood


28 giugno Menrovescio + Schiele/Flap/nicker Hill Orchestra/Restless Yellow Flowers/Replace The Battey/Simplemen Think @ Concerto All'ESTate 2009/Montagnana[Jacopo Ravagnana_Radio Sherwood]

Montagnana, 28 giugno, VI edizione di uno dei festival più apprezzati della zona, il Concerto all’Estate.

La scaletta anche quest’anno è di tutto rispetto: FLAP,SCHIELE,ART OF WIND,MENROVESCIO,SIMPLEMEN THINK,REPLACE THE BATTERY,NICKER HILL ORCHESTRA,RESTLESS YELLOW FLOWERS.

La giornata metereologicamente sembra essere compiacente, anche se in realtà alla fine verrà giù un vero e proprio nubifragio e gli Schiele(ultima band prevista sul palco) non riusciranno ad esibirsi. Arrivo un po’ in ritardo(ma il traffico non è mai favorevole quando si è di fretta), giusto per godermi le ultime note degli ottimi Simplemen Think, l’arena Martinelli Pertile è veramente un bel palcoscenico per un concerto rok, il tutto tra l’altro ’incastonato’ in una città come Montagnana, che merita sicuramente una visita accurata per la splendida architettura.

Ormai si può considerare Montagnana come il centro nevralgico del postrock veneto ( e non solo). Infatti, sebbene differenti per identità e approccio al tema, parecchie delle band presenti si dedica a tale genere, creando una piccola curiosità geografico-musicale. Ma passiamo alla serata.

Restless yellow flowers fin da subito sopra gli scudi per la grande energia live, dietro le loro trame musicali minimali si nascondono melodie raccontate dalla voce suadente di Cesca. I riferimenti a certa musica scandinava non sono per niente velati, ma sempre piacevoli.

Il cambio di palco ci porta ai Menrovescio, band giovane, ma che impressiona per come riesca a rendere live in maniera praticamente perfetta quanto registrato sul convincente cd di esordio ’Burning the sun’, che fa prevedere un futuro roseo per il terzetto.

Seguono i Replace The Battery, che, dopo non avermi convinto appieno su cd, riescono invece a conquistarmi con un live energico e tirato, che mette in luce l’anima più ’onirica’ della band(ndr: avremo sicuramente occasione di invitarli in futuro ad Alta Fedeltà per approfondirne la conoscenza).

Non posso non menzionare il buon Marco ’Art of wind’ che con la sua chitarra acustica risalta come un pesce fuor d’acqua in mezzo a tanto furore elettrico. Come sempre minimale e poetico nel suo approccio cantautorale rapisce comunque i convenuti e merita una menzione particolare per ipnotizzare anche il più giovane ascoltatore presente(il piccolo Niccolò, nemmeno 16 mesi). La serata avanza e si preparano i cosidetti pezzi da novanta, capostipiti del movimento post-rock locale e riferimento per molti gruppi più giovani.

I Flap dimostrano ancora una volta come il live sia il loro pane e quale sia la forza espressiva che riescono a mettere in campo. Dopo averli apprezzati con un live semiacustico durante Alta Fedeltà e averli ascoltati nella loro nuova fatica(’trees are walking while birds are singing’), finalmente ’si chiude il cerchio’ potendoli apprezzare in un vero e proprio live elettrico. Il terzetto dimostra di avere ormai fatta propria la lezione di gruppi esteri più blasonati(Mogwai, Slint, June of 44) e di avere maturato un’abilità compositiva ed espressiva che è rara nella nostra penisola. Rapiti dall’esibizione dei Flap non ci si accorge neanche che il tempo sta volgendo al brutto, ma per fortuna fanno in tempo a salire sul palco i Nicker Hill Orchestra.

La minaccia della pioggia mi costringerà ad abbandonare il loro concerto a metà, ma non posso che ripetere che quanto di buono è presente in ’all the different deaths and rebirths’ viene confermato dal live del quartetto veneto/emiliano. Il cd per essere apprezzato nella sua pienezza va ascoltato più di qualche volta, in maniera similare il live ci offre trame chitarristico-ritmiche di una certa complessità, ma che riescono ad arrivare con forza all’ascoltatore e sedimentare nella sua testa con estrema facilità. Per tirare le somme una gran bella serata di ottima musica, peccato per chi non c’era...non mancate anche l’anno prossimo!!!

Jacopo Ravagnan [ Pubblicato on-line il 1 luglio 2009 ]

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