Venerdì 20 settembre alle 20.45 il Teatro Secci di Terni ospiterà la performance NELLA TEMPESTA di MOTUS nell'ambito dell'ottava edizione del TERNI FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CREAZIONE CONTEMPORANEA (19-29 settembre 2013).
I Motus, leggendo e rileggendo “La Tempesta” di Shakespeare, hanno ritrovato – trasfigurate – così tante sorprendenti coincidenze con molte delle domande che li assillano da tempo, da portarli a “gettarsi” nella tempesta “sbranandola” con irriverenza per andare a fondo nell’istanza che esonda da tutti i personaggi: il desiderio di libertà. La “temporaneità” dell’evento scenico viene utilizzata per creare una Zona Altra dando origine a una sorta di Istant Community dove anche la comunità-pubblico ha un ruolo attivo e determinante. In quanto “animali politici” in scena si dà vita ad un’esperienza di riappropriazione, sia degli spazi, sia dell’esperienza in sé, sempre immersi “nella tempesta” dove non si inscena un mondo che finisce, ma un mondo che comincia. L’obiettivo è trasformare il teatro in spazio da ri-costruire e abitare: palcoscenici / isole in cui approdare e assemblare ripari temporanei o piccoli scenari per frammenti di rappresentazione, nella rappresentazione. Set fulminei da comporre e decomporre. Per la scenografia, i Motus si sono posti la domanda di quale fosse il primo rifugio dopo un uragano, un naufragio o un conflitto bellico. La risposta più immediata è stata: una coperta. La scena della performance è dunque composta esclusivamente da coperte portate a teatro dagli spettatori e poi “donate” a spazi e associazioni indipendenti della città stessa affinché vengano riutilizzate. Sarà il pubblico con la sua ricerca e il suo impegno a rendere possibile la messa in scena per una creazione partecipata, allargata, in modo da allestire un campo, una città istantanea, nomade.
Motus nasce a Rimini nel 1991, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Nella performance, “La tempesta” di Shakespeare viene “sbranata” con irriverenza per andare a fondo nell’istanza che esonda da tutti i personaggi: il desiderio di libertà. La “temporaneità” dell’evento scenico viene utilizzata per creare una Zona Altra dando origine una sorta di Istant Community dove anche la comunità-pubblico ha un ruolo attivo e determinante. In quanto “animali politici” in scena si dà vita ad un’esperienza di riappropriazione, sia degli spazi, sia dell’esperienza in sé, sempre immersi “nella tempesta” dove non si inscena un mondo che finisce, ma un mondo che comincia.
Per ulteriori informazioni: tel. +39 0744 285946 - info@ternifestival.it
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