TEATRO NATURALE? Sì cari amici, come avevamo promesso durante A TEATRO NELLE CASE Festival d'autunno, riprendiamo il nostro nuovo spettacolo "TEATRO NATURALE?".
Venerdì 9 novembre ore 20,30 Sabato 10 novembre ore 20,30 Domenica 11 novembre ore 13,00 al Deposito Attrezzi - Teatro delle Ariette (Via Rio Marzatore 2781 Castello di Serravalle BO)
Ingresso 15,00 euro I posti sono limitati. Prenotazione telefonica obbligatoria allo 051 6704373 Vi aspettiamo TEATRO NATURALE? di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini
Dopo molte reticenze, perché quelli che me ne parlavano erano tutti un po' fricchettoni, l'anno scorso ho letto un libro: "La rivoluzione del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka, un giapponese morto nel 2008, che ha dedicato la sua vita alla pratica di quella che lui chiama Agricoltura Naturale. Un paradosso, visto che l'agricoltura normalmente è un intervento umano sulla natura. Il libro mi ha ferito, ci ho ritrovato la mia pratica e la ricerca di questi 20 anni alle Ariette e così abbiamo pensato di creare uno spettacolo per parlare di oggi, per affermare che ci sono altre strade, altre possibilità di vita. Abbiamo cominciato a lavorare alla creazione di "Teatro naturale?". Come succede spesso nel misterioso processo di creazione, abbiamo presto abbandonato "La rivoluzione del filo di paglia" e ci siamo lanciati nel vuoto, seguendo una sola parola: Naturale. Ci siamo ritrovati nel cuore di una storia di formazione: il mio incontro con l'amore, in Francia, nell'estate del 1978. Un amore naturale che mi ha aperto le strade della conoscenza, mi ha fatto mangiare per la prima volta il cous cous e mi ha fatto scoprire "Lo straniero" di Albert Camus, un libro che mi ha cambiato la vita e mi ha messo di fronte all'eterno conflitto tra uomo naturale e uomo sociale. In questo spettacolo si intrecciano e si confondono il passato e il presente: il passato della storia che raccontiamo e il presente dello spettacolo che stiamo facendo. Perché il teatro si fa solo al presente e parla solo di oggi anche quando racconta storie di molti anni fa. E poi durante lo spettacolo facciamo il cous cous, per voi, perché non riesco a immaginare un teatro fuori da una cucina, lontano da un tavolo, senza cibo e senza vino. Per me il cous cous e i tortellini sono la stessa cosa: sapori della memoria che vivono nel presente. Forse, prima di nascere, Stefano delle Ariette ha passato qualche tempo in Algeria. Forse, in un'altra vita. Perché ieri e oggi sono la stessa cosa, perché il tempo non passa. Siamo noi che passiamo. Stefano
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