BELLARIA 30. 31 maggio - 3 giugno 2012 IL TRENTENNALE
Il Festival del Cinema di Bellaria compie trenta anni!
L’edizione del 2012 festeggia questo importante traguardo in diversi modi. Prima di tutto celebrando la carriera di uno dei più straordinari attori italiani: Toni Servillo riceverà il premio CASA ROSSA alla carriera.
Dopo la premiazione verranno proiettati L’uomo in più di Paolo Sorrentino con il quale Servillo vinse il premio come migliore attore a Bellaria nel 2002 e 394. Trilogia nel mondo di Massimiliano Pacifico, il documentario sulla tournée internazionale del grande attore napoletano con La Trilogia della villaggiatura di Goldoni. Il film è un’occasione per conoscere meglio le varie sfaccettature della carriera di Servillo, sempre in perfetto equilibrio tra cinema e teatro. L’evento è curato da Maurizio Di Rienzo.
I festeggiamenti continueranno con la sezione Buon Compleanno BFF, che tradizionalmente celebra un anniversario importante del mondo del cinema e quest’anno sarà dedicata ai trenta anni del festival, proietteremo il primo vincitore dell’edizione 1983, Come dire… di Gianluca Fumagalli, chiaro esempio del cinema indipendente di quegli anni.
Morando Morandini, il primo direttore artistico, si unirà alle celebrazioni assegnando una sua speciale menzione di merito a uno dei film in concorso.
Sulla scia dell’imprevisto successo dello scorso anno, ci sarà un momento davvero speciale: in occasione dei trenta anni dalla morte di un genio della musica come Glenn Gould, dal Canada il suo amico e collaboratore David Jaeger ci porterà alcuni brani radiofonici praticamente inediti e altri mai trasmessi al di fuori del Canada, in cui potremo ascoltare Gould che parla con John Cage, suona, discorre di Schoenberg con il suo inconfondibile stile bizzarro, divertente e straordinariamente intelligente. Un’occasione davvero unica per i fan del geniale pianista canadese e per gli amanti della grande musica.
Il fulcro del festival continua comunque ad essere il cinema documentario contemporaneo. Le sezioni competitive saranno tre: “Italia Doc” dedicata a produzioni cinematografiche documentarie italiane inedite e non, “Radio Doc” che conferma la particolare attenzione del BFF verso documentari e reportage radiofonici e, a grande richiesta, torna “Cortoconiglio” riservata ai cortometraggi realizzati dagli ascoltatori della popolarissima trasmissione radiofonica Il Ruggito del Coniglio che tornerà in diretta da Bellaria il 1 giugno. I due conduttori Marco Presta e Antonello Dose affiancheranno Fabio Toncelli nella cerimonia di apertura.
Voi siete qui di Francesco Matera sarà l’evento speciale fuori concorso di Bellaria 30. Un road movie metropolitano nel corso del quale si attraversa la città di Roma, accompagnati dal critico cinematografico Alberto Crespi, che sarà presente alla proiezione e introdurrà il film, alla ricerca di luoghi resi famosi da grandi film del cinema italiano.
Le rassegne “Panorama internazionale”, organizzata in collaborazione con Biografilm Festival di Bologna, “Radio Doc: la potenza del suono” e “Le opere e i giorni”, dedicata ai documentari storici completeranno il programma.
Le nuove tecnologie che animano la sezione Bellaria Doc Lab del BFF verranno esplorate nei cinque workshop professionali, curati da personalità di spicco del settore.
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CONCORSO ITALIA DOC
I primi sei titoli del concorso di Bellaria 30.
Italy: Love it or Leave it Regia: Gustav Hofer, Luca Ragazzi Durata: 75’
Sinossi: Luca e Gustav sono due ragazzi italiani che di recente hanno assistito all'esodo di molti amici coetanei che hanno deciso di lasciare l'Italia per mete come Berlino, Londra o Barcellona. Persone creative che non vedono un futuro in questo paese, stanchi del costo della vita, del precariato, dell'atteggiamento reazionario, del baronato nel mondo accademico, della mancanza di attenzione per i diritti umani, l'abbrutimento e la mancanza di meritocrazia. Anche Gustav crede che andarsene sia la cosa migliore da fare mentre Luca vuole convincerlo che l'Italia è ancora un paese pieno di buoni motivi per restare, di persone appassionate che ogni giorno conducono una battaglia silenziosa perché le cose possano cambiare. Prima di prendere una decisione definitiva, si danno sei mesi per capire se è ancora possibile re-innamorarsi dell'Italia. Decidono di fare un viaggio con una vecchia Fiat 500, su e giù per lo stivale. Vanno alla ricerca di storie, aneddoti, personaggi, per scoprire cos’è rimasto dell'Italia che all'estero fa ancora tanto sognare, cercando di capire meglio un paese dal passato tanto celebrato e dal futuro incerto, lasciando la porta aperta all’imprevedibile. Scopriranno un paese diviso e contraddittorio ma sull'orlo di un cambiamento.
Tahrir Regia: Stefano Savona Durata: 90’
Sinossi: Cairo, febbraio 2011. Tahrir è un film scritto con i volti, con le mani, con le voci di chi stava in piazza. La prima cronaca in tempo reale della rivoluzione, a fianco dei suoi protagonisti. Uno spettacolo insieme tragico ed esaltante. Il racconto inedito e appassionato di una scoperta: la forza dirompente dell’agire in comune. Un ragazzo ferito alla testa si regge su un bastone davanti alle barricate della Piazza assediata; incita i compagni a continuare la lotta, li sprona ad andare là dove i mercenari di Mubarak stanno attaccando. Non grida, parla con la determinazione serena di chi si trova esattamente nel punto dove voleva essere e dove non avrebbe mai pensato di arrivare. Elsayed, Noha, Ahmed sono giovani egiziani di poco più di vent’anni. Una settimana fa sono scesi a manifestare contro il regime di Mubarak e si sono ritrovati ad essere gli attori di una rivoluzione. Sono venuti da tutto l’Egitto, da Alessandria, da Luxor, da Suez. Occupano la Piazza notte e giorno, parlano, urlano, cantano insieme ad altre migliaia di egiziani tutto quello che non hanno mai potuto dire apertamente. Le repressioni sanguinose del regime rinforzano la protesta; in Piazza Tahrir si resiste, si lotta, si impara a discutere e a lanciare pietre per difendersi, a inventare slogan e a curare i feriti, a sfidare l’esercito e a preservare il territorio appena conquistato: uno spazio di libertà, un centro di democrazia in cui si dorme poco, si discute di politica, si intavolano dibattiti con degli sconosciuti, ci si ubriaca di parole. Diciotto giorni in Piazza Tahrir cambiano la vita a tutti, ma soprattutto ai giovani che questa rivoluzione l’hanno iniziata uscendo dal mondo virtuale di facebook dove per la prima volta si erano riuniti.
Mare Chiuso Regia: Stefano Liberti, Andrea Segre Durata: 60’
Sinossi: A partire dal marzo 2011, con lo scoppio della guerra, molti migranti e profughi africani hanno iniziato a scappare dalla Libia. Alcuni si sono rifugiati nei campi profughi al confine con la Tunisia, altri sono riusciti a raggiungere via mare le coste italiane. Molti di loro furono vittime delle operazioni di respingimento attuate a partire del maggio 2009 dalle pattuglie congiunte italo-libiche; in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti intercettate in acque internazionali nel Mediterraneo venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione. Nel documentario sono i profughi africani a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti. Per incontrarli siamo stati al confine libico-tunisino, al campo profughi di Shousha, e in due centri per richiedenti asilo (C.A.R.A.) nel sud Italia. Le loro interviste costituiscono il corpus principale del documentario, insieme all’udienza del processo contro l’Italia alla Corte Suprema dei Diritti Umani di Strasburgo, dove una ventina di respinti, tra cui uno dei nostri intervistati, hanno presentato ricorso.
Le vere false teste di Modigliani Regia: Giovanni Donfrancesco Durata: 53’
Sinossi: Livorno, estate 1984. Nella città natale di Amedeo Modigliani, famosa per l'ironia graffiante dei suoi abitanti, lo scherzo innocente di tre giovani studenti si trasforma nella beffa del secolo, destinata a provocare un terremoto all'interno del mondo dell'arte. In una sola notte, i ragazzi scolpiscono una testa nello stile di Modigliani con l'aiuto di un trapano elettrico. Il giorno seguente, il ritrovamento della scultura è incredibilmente salutato dai critici e dagli storici dell'arte come una scoperta fantastica che getta una nuova luce sul lavoro del Maestro. La notizia del ritrovamento rimbalza in ogni dove, richiamando visitatori, giornalisti e troupe televisive da tutto il mondo.
I Morti di Alos
Regia: Daniele Atzeni Durata: 30’
Sinossi: Antonio Gairo è l’unico sopravvissuto a una terribile sciagura che nel 1964 colpì Alos, un paese del centro Sardegna ora divenuto un tetro villaggio fantasma. Ritrovata all’improvviso la memoria perduta da tempo, l’uomo racconta la vita del paese prima del fatidico avvenimento e ricostruisce con incredibile lucidità le circostanze che condussero alla tragedia. Ibrido fra finzione e documentario, cinema e letteratura, il film narra, attraverso un ampio uso di filmati di repertorio, il fatale passo verso la “modernità” compiuto da una piccola comunità di pastori degli anni 50, mescolando la classica iconografia della Sardegna arcaica con le atmosfere e le suggestioni tipiche del genere gotico.
Freakbeat Regia: Luca Pastore Durata: 77'
Sinossi: Un road movie emiliano alla ricerca del “Sacro Graal” del Grande Beat: il nastro perduto di una mitica session fra l'Equipe 84 e Jimi Hendrix. Impossibile? Forse. Ma Freak Antoni, l'intellettuale demenziale, il teppista soffice, ci crede al punto da trascinare sua figlia Margherita su un vecchio furgone Volkswagen alla ricerca della mitica reliquia sonora.
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IL RUGGITO DEL CONIGLIO A BELLARIA
Per la trentesima edizione del Bellaria Film Festival che si svolgerà dal 31 maggio al 3 giugno 2012, torna la popolarissima trasmissione radiofonica di Rai Radio 2 Il Ruggito del Coniglio che sarà condotta, in diretta dal cinema Astra di Bellaria, da Antonello Dose e Marco Presta la mattina del 1 giugno.
La storica trasmissione di Radiodue è giunta quest’anno alla sua XVII edizione ispirandosi agli avvenimenti politici di cronaca e di costume offerti dall’attualità. Gli intramontabili Dose e Presta, con la loro sottile ironia, tracciano un quadro satirico e divertente dei nostri tempi, coadiuvati, nel loro intento, dagli artisti Max Paiella, Attilio Di Giovanni e Giancarlo Ratti con i loro amati personaggi. Dal lunedì al venerdì, rigorosamente in diretta dalle 8.00 alle 10.00, i microfoni dei due conduttori si aprono alle storie di vita quotidiana del pubblico, invitato a raccontarsi e mettersi in gioco rispondendo su temi legati ai fatti del giorno. Un intimo confessionale – un milione circa di ascoltatori al giorno! – in cui emergono vizi e virtù degli italiani. Per due giorni a settimana poi il pubblico diventa protagonista assoluto partecipando fisicamente in studio. Il programma si articola nell’alternarsi di telefonate e rubriche: anche in questa edizione, ad esempio, hanno avuto una grande risposta di pubblico la “Top ten libri” (un’improbabile classifica dei libri più venduti della settimana) e “Rattileaks” (clamorose rivelazioni sulla politica internazionale) a cura di Giancarlo Ratti; “Coniglio flora” (la consegna radiofonica di fiori virtuali su richiesta dei radioascoltatori) e “I fratelli Cannone” (due improponibili handy man, che riparano qualunque oggetto tecnologico con il potere della convinzione) a cura di Max Paiella e Attilio Di Giovanni. Negli ultimi anni è sorta una grande rete di “Coniglio Point”, cioè attività commerciali diffuse su tutto il territorio nazionale, che diventano vere e proprie concessionarie de Il Ruggito del Coniglio dove si ascolta ogni mattina il programma in diffusione. Inoltre due volte a settimana, il martedì e il giovedì, lo studio U3 di via Asiago apre le porte al pubblico e diventa scenario del “Coniglio da camera” in cui le persone presenti vengono coinvolte in sondaggi, prime cinematografiche rilette in chiave comica e surreale.
Regia Paolo Restuccia Redazione Daria Ragazzini e Alessandro Mattiolo Cura Angelica Scianò
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CONCORSO CORTOCONIGLIO
A grande richiesta dopo il successo dello scorso anno ritorna a Bellaria anche CORTOCONIGLIO, concorso curato dalla redazione de Il Ruggito del Coniglio che sarà dedicato a cortometraggi della durata massima di 3 minuti sul tema “Un pensiero d’amore”.
Tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto un pensiero d’amore, addirittura Rocco Buttiglione! Ecco perché è stata scelta questa meravigliosa fonte di ispirazione per i partecipanti al Concorso “CORTO CONIGLIO 2012”. L’amore è il tema preferito da poeti e cantautori, ma ormai anche da sottosegretari, da consiglieri regionali, centravanti, soubrette e intellettuali insospettabili. Esiste l’amore sacro e l’amore profano, l’amore platonico e quello a pagamento, l’amore per il proprio gatto e quello per la propria squadra di calcio. E’ ancora possibile l’amore nel nostro paese in questi tempi di crisi? Ce lo chiediamo insieme a Federico Moccia. Lo staff del “Ruggito del Coniglio” cercherà, senza riuscirci, di dare una risposta a questo interrogativo.
Un gruppo di esperti in romanticismo, ascoltando a loop l’omonimo brano di Mal dei Primitives, “Pensiero d’amore”, selezionerà i corti più meritevoli che saranno presentati durante la serata di inaugurazione del Festival, giovedì 31 maggio, nella quale il pubblico assegnerà il premio CORTOCONIGLIO 2012. Il corto vincitore verrà pubblicato sulla pagina internet rai.tv.
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RADIO DOC, la potenza del suono: il concorso.
Un premio dedicato al mondo degli audiodocumentari Nella civiltà delle immagini, del multimediale, della sovrapposizione e moltiplicazione dei messaggi, l'audiodocumentario è dedicato al nostro senso più recettivo: l'udito. La scelta di un linguaggio espressivo attraverso il solo canale sonoro permette una diversa esperienza di ascolto rispetto alla nostra abituale “dieta mediatica”, ma anche rispetto alla normalità della vita quotidiana spesso satura di stimoli sonori e visivi. Visto il grande successo ottenuto dalla rassegna dedicata ai radio documentari nella passata edizione del festival, la vera novità di quest’anno è che “Radio Doc” diventa anche un vero e proprio concorso. È la prima volta in Italia che un festival di lunga tradizione come quello di Bellaria propone un concorso dedicato ai documentari e ai reportage radiofonici, genere molto frequentato in Inghilterra, Stati Uniti e Germania.
In uno spazio studiato appositamente sarà possibile ascoltare i documentari in una sorta di "proiezione sonora". Un primo, piccolo passo nell'affascinante mondo della "radio del reale".
In palio un primo premio assoluto di 1000 euro assegnato da una giuria di esperti e una menzione di merito.
Il concorso è aperto a produzioni edite nel 2011-2012 e molti tra gli audio documentari presentati sono strettamente legati ad avvenimenti di grande attualità. Radiodoc raccoglie e seleziona produzioni che provengono sia dalle radio, sia da singoli professionisti, o da associazioni e che sono fruibili alla radio o sul web. Ma non mancano proposte che utilizzano il valore e la suggestione dei materiali di archivio in programma nella Rassegna RadioDoc. Il programma dettagliato di tutti i documentari del concorso RadioDoc verrà annunciato nella seconda metà del mese di maggio. ----------------
La Rassegna PANORAMA INTERNAZIONALE
La rassegna Panorama Internazionale quest’anno ha una veste nuova: sancisce l’inizio della collaborazione tra Bellaria e il Biografilm Festival di Bologna. La rassegna è infatti copresentata e curata insieme dai due festival emiliano-romagnoli e sarà in programma prima a Bellaria e poi a Bologna.
«L’idea è quella di iniziare un ponte ideale tra due manifestazioni molto vicine tra loro e, in questo modo, di poter offrire al pubblico della Regione Emilia Romagna una serie di anteprime italiane quasi contemporaneamente in diverse città del suo territorio», dichiara il direttore del Bellaria Film Festival Fabio Toncelli.
«Presenteremo film che hanno vinto premi prestigiosi e riconoscimenti importanti ai più grandi festival internazionali. Film spettacolari, divertenti, a volte scioccanti, tutti di grande intrattenimento e attualità», aggiunge il direttore di Biografilm Festival Andrea Romeo.
Il programma prevede sei documentari, tra i più premiati e discussi del panorama internazionale, su temi universali come i diritti umani, la pena di morte, l’ambiente e le cause e gli effetti del suo inquinamento.
CONFESSION OF AN ECO-TERRORIST non è il tipico documentario sull’ambiente. Peter Jay Brown offre allo spettatore una prospettiva, spesso ironica, talvolta comica, della vita a bordo della nave del capitano Paul Watson e della sua organizzazione, la Sea Shepherd Conservation Society. Un’associazione di veri e propri ribelli del mare che si autodefiniscono “terroristi ecologici”, dediti alla salvaguardia della fauna marina. Fondata nel 1977 la Sea Sherphed Conservation Society ha contribuito alla creazione del movimento ambientalista.
In INTO THE ABYSS Werner Herzog intervista nella prigione di Livingston in Texas due detenuti condannati per aver commesso un triplice omicidio. Uno dei due giovani è stato intervistato otto giorni prima che la sua condanna alla pena capitale fosse eseguita. Ne emerge l’umanità che si cela dietro ad una prassi disumana. Il film ha vinto, tra gli altri premi, il Grierson Award come miglior documentario al London Film Festival e una menzione speciale al Festival di Torino.
MAMA AFRICA è lo straordinario documentario di Mika Kaurismäki su Miriam Makeba che attraverso la potenza della sua musica ha portato in tutto il mondo la voce e le speranze dell’Africa. MAMA AFRICA ha vinto il premio del pubblico nella sezione Panorama del festival di Berlino nel 2011.
Con l’anteprima italiana di SUSHI: THE GLOBAL CATCH si parlerà della globalizzazione del cibo e dei suoi effetti devastanti su natura e ambiente. Il sushi, un tempo noto esclusivamente in Giappone, negli ultimi trenta anni ha conosciuto un’espansione globale, dando vita ad un intero apparato industriale che ha fortemente contribuito a stravolgere l’equilibrio ecologico degli oceani con conseguenze disastrose per molte specie marine.
L’impatto che il cibo che consumiamo ha sul nostro pianeta e sulle nostre vite è anche il tema di LoveMEATender documentario del belga Manu Coeman, in anteprima italiana. Nel 2050 la terra sarà popolata da circa 9 miliardi di persone e per poter soddisfare la richiesta di carne saranno necessari 36 miliardi di capi di bestiame. È sensato continuare a credere che ogni individuo possa mangiare carne tutti i giorni?
BIG BOYS GONE BANANAS! è la storia personale di quanto è accaduto al filmmaker svedese Fredrik Gertten che con il suo film precedente BANANAS! dava voce ai lavoratori nicaraguesi in causa con la Dole Food Company per averli resi sterili. La multinazionale americana ha cercato di boicottare il film con i media e gli operatori dell’industria cinematografica in occasione della sua anteprima americana. Ne è scaturita una causa, tante disavventure e un processo vinto da Gertten. BIG BOYS GONE BANANAS! è la storia di questa battaglia e la prova che qualche volta i film possono cambiare il mondo!
Programma:
CONFESSION OF AN ECO-TERRORIST regia: Peter Jay Brown, USA 2011, 85’, anteprima italiana
INTO THE ABYSS regia: Werner Herzog, Germania, Gran Bretagna, USA, 2011, 105’
MAMA AFRICA regia: Mika Kaurismäki, Finlandia, Germania, Sud Africa, 2010, 90’
SUSHI: THE GLOBAL CATCH regia: Marc Hall, USA 2011, 75’
LoveMEATender regia: Manu Coeman, Belgio, 2011, 52’
BIG BOYS GONE BANANAS! regia: Fredrik Gertten, Svezia, 2011, 87’
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Rassegna: Le opere e I giorni
Il documentario storico è uno dei generi più apprezzati dal pubblico, soprattutto televisivo. Ecco perché, per la terza edizione consecutiva, il BFF presenta questa piccola rassegna che incontra un crescente successo. Quest’anno è dedicata a un periodo cruciale per il nostro paese, gli anni Sessanta, con due documentari che raccontano storie poco conosciute ma di grande rilevanza, due momenti in cui le vicende del nostro paese si incrociano con gli equilibri globali, con la storia del mondo.
L’anteprima italiana di Murge – Il fronte della guerra fredda di Fabrizio Galatea, con testimonianze e filmati inediti, ci racconta la vicenda dei missili a testata nucleare, con una potenza distruttiva cento volte superiore alla bomba atomica di Hiroshima, che furono dislocati fino al 1963 in dieci basi missilistiche in Puglia. Pastori e contadini si abituarono alla vista dei missili pronti sulla rampa di lancio finché, nel braccio di ferro tra Kennedy e Kruschev a seguito della crisi di Cuba, le Murge divennero uno dei fronti della possibile guerra atomica. Ma già nel 1963 le basi furono smantellate.
Quando Olivetti inventò il PC, di Allessandro Bernard e Paolo Ceretto, racconta invece la storia sconosciuta dell’invenzione del primo personal computer, l’ascesa e la caduta di un gruppo di proggettisti dell’Olivetti che, all’insaputa della loro stessa azienda, tra Guerra Fredda, spionaggio industriale e geniali intuizioni, causarono con la loro invenzione la più grande rivoluzione del XX secolo.
Entrambi i documentari sono prodotti dalla Zenit Arti Audiovisive di Torino.
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BELLARIA DOC LAB. I NUOVI LINGUAGGI DEL REALE
Il Bellaria Film Festival per il secondo anno si propone attraverso Bellaria Doc Lab di esplorare i nuovi linguaggi del reale. Cinque workshops rivolti a documentaristi e professionisti del settore e dedicati all’impatto della tecnologia sul cinema documentario. I laboratori – a cui ci si dovrà iscrivere preventivamente inviando una mail a info@bellariafilmfestival.org oppure telefonando alla segreteria del festival (0541.343891 - 339.4355515) – saranno tenuti da tecnici ed esperti.
• CROSSMEDIA - WEBDOCUMENTARY di ANGELO MIOTTO venerdì 1 giugno 2012, mattina ore 10.30 - 13.00, pomeriggio 14.30 - 16.30
Esercizi di drammaturgia sul documentario web. Dalla teoria fino alla strutturazione dei singoli elaborati in una prospettiva di simulazione.
Angelo Miotto: giornalista, è caporedattore del sito www.eilmensile.it. Per oltre un decennio a Radio Popolare, fondatore dell’ensemble di musica contemporanea Sentieri selvaggi, è autore di saggi, testi teatrali, installazioni sonore e del libretto d’opera su Aldo Moro, musicato da Filippo del Corno.
• DAL BROADCAST ALL’IPHONE. COME LA TECNOLOGIA HA INFLUENZATO IL REPORTAGE, DA SAMARCANDA AI VIDEO MAKER di MAURIZIO CARTA venerdì 1 giugno 2012, mattina ore 10.30 - 13 sabato 2 giugno 2012, mattina ore 10.30 - 13 Ospiti: Mauro Ricci, Amedeo Ricucci (Rai), Alessandro Gaeta (Rai-tg1)
Un laboratorio - incontro con importanti ospiti sull’influenza della tecnologia, dalla nascita del giornalismo d’assalto all’uso dell’iPhone.
Maurizio Carta: responsabile del settore Produzione di Road Television, dal 1986 al 1995 lighting cameraman e direttore della fotografia per Etabeta Spa, ha realizzato più di 50 documentari per Rai e per Mediaset. È specializzato in documentari e TV reportage. Durante gli anni Ottanta e Novanta ha documentato le guerre di Etiopia, Caucaso, Irlanda del Nord, Mozambico, Cambogia, Somalia e Bosnia. Dal 1989 al 1995 è stato il primo cameraman per Mixer, Rai 2. Nel 1995 ha fondato la Road Television Srl per la quale è stato, fino ad oggi, direttore della fotografia, regista e capo dello sviluppo di più di 70 documentari. Attualmente è lighting cameraman di Missione Natura per La7.
RADIODOC. LA NARRAZIONE ATTRAVERSO IL MEZZO AUDIO A cura di Audiodoc e Tresoldi/Radio3 , coordinato da Daria Corrias, Fabiana Carobolante, Jonathan Zenti. Cos’è e come si costruisce un radio documentario?Quali sono gli strumenti e i modi per realizzare una narrazione radiofonica? Dalla scelta dell’idea ai modi di condurre un’intervista, dagli strumenti di registrazione alle tecniche di montaggio. La fabbrica dei suoni che racconta la ricchezza della voce umana. 1 giugno ore 18.30 – 20.00 in biblioteca presentazione del workshop e inizio dei lavori 2 giugno ore 10.00 11.30 al Pjazza Cafè laboratorio condotto da Jonathan Zenti e Alessia Rapone Ore 18.30 – 20.00 in biblioteca, terza e ultima fase del workshop
• IL FUTURO DEL MONTAGGIO: FINAL CUT PRO X di ROBERTO ZAMMARCHI sabato 2 giugno 2012, mattina ore 10.30 - 12.30
Le nuove possibilità di editing in un workshop dedicato a illustrare e sperimentare in pratica tutte le potenzialità del sistema.
Roberto Zammarchi: Apple Solution Expert Creative, da sempre legato al mondo della tecnologia. La musica è il primo amore, il video la vera passione. È consulente, sistemista, formatore e responsabile di prodotto.
• ADOBE CS6 PRODUCTION PREMIUM di PAOLO BACCOLO sabato 2 giugno 2012, pomeriggio ore 14.30 - 16.30
Un nuovo sistema per la creazione di contenuti multimediali digitali che rende molto rapidi i processi creativi e agevola la diffusione su tutti i dispositivi più recenti.
Paolo Baccolo: nel 2004 è stato selezionato da Adobe Italia in veste di AdobeGuru per il digital video e il digital imaging. Si occupa di formazione di consulenza sulla fotografia e sul video digitale. È docente presso diversi Training Center Adobe tra cui Teacher-in-a-box.
LE GIURIE
La giuria di Italia Doc: Giulia Amati , Beppe Attene, Maria Pia Fusco, Stephen Natanson, Lunetta Savino, Marino Sinibaldi.
La giuria della menzione speciale Casa Rossa Doc: Paolo Angelini e gli studenti del DAMS di Bologna.
La giuria di Radio Doc: Carlo Ciavoni, Federica Manzitti, Megan Williams
MENZIONE SPECIALE MORANDINI
Chiunque consultasse il palmares dei vincitori del Bellaria Film Festival, si accorgerebbe subito di una casella mancante nell'edizione del 1986. Furono ben cinque i “Gabbiani d'argento”, così allora si chiamava il premio di Bellaria, assegnati ai registi di cinema indipendente in concorso, ma nessun nome compare alla voce “Gabbiano d'oro”. Direttore di quell'edizione era Morando Morandini che scoprendo il responso della giuria andò su tutte le furie. In occasione della XXX edizione del Festival, il cerchio verrà finalmente chiuso dal critico stesso, che scegliendo tra i documentari in concorso, assegnerà il “Gabbiano” mancante attraverso una “Menzione Speciale Morandini”.
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