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Cinema News - Festivals | by Clarissa Menghini in Cinema News - Festivals on 08/03/2012- Comments (0)
 
Across the vision Film Festival 2012
Across the vision is a festival dedicated to cinematographic works related with borders, in a linguistic and geographical sense. The Festival would like to promote a cinema able to show the edges, explore the limits of languages, look at the borders of images, at the obscure characteristic of vision The Festival would also like to promote local and independent cinematography.
 
 
Across the vision is a festival dedicated to cinematographic works related with borders, in a linguistic and geographical sense. The Festival would like to promote a cinema able to show the edges, explore the limits of languages, look at the borders of images, at the obscure characteristic of vision. Across the vision, this year at its first edition, has the main target to cross different aspects of movie production, showing a wide and open program with independent and experimental works, features by consecrated directors, latest in cinema, rare to find in common Italian distribution. The festival also explores the languages by contemporary artists interested in cinema productions. The Festival is supported by Regione Sardegna and Geomining Park of Sardinia with the main proposal to promote the cinematographic culture in this territory. In fact, an important characteristic of this young festival is the relationship with the territory that hosts it: an island, a land of border located at the centre of Mediterranean Sea, crossroad of peoples in ancient and modern times, isolated and proud of its specific cultural identity. That’s why Across the vision also selected features by international directors interested in its fascinating image. The Festival would also like to promote local and independent cinematography.
More strictly, the Festival will be located in the country of Sulcis Iglesiente, in the Geomining Park, a UNESCO world heritage, a wild and beautiful land rich of abandoned and reconverted mining towns. With its unknown and isolated territories. The Festival also aims to promote Park territory as location for next international productions and aims to give value to its process of transformation as cultural source. Across the vision aims to answer to the need of learning, by Sardinian young directors and writers. That is why we thought to propose a cycle of master classes, practical and theoretical, structured in 2 days, located at the University of Cagliari and in an ancient mine, Carbosulcis, now C.I.C.C. – Centro Italiano Cultura del Carbone (Carbonia), an extraordinary, powerful and evocative location.

SECTIONS:

SGUARDI DI CONFINE
“Confini d’Europa” (name inspired by the documentary series of the great director Corso Salani) will present works that explore the theme, with a specific focus on Europe, new transnational state that, in the constant redefinition of its boundaries, invites to (re)think over and over again the cultural identities, transience and uncertainty of belonging, status and other foreigners.
“Borders – metaphysical of the border” proposes a survey of the expanded concept of the border, tying it to the spatial dimension, temporal and metaphysical. Borders shows new cinematographies that propose the crossing, the drift, the margin as skill of their research.
ATTRAVERSAMENTI The world of visual arts looks at cinema contributing to its visual and aesthetic dimension, extending the investigation of the mechanism of vision and storytelling. In particular this section shows the relationship between image and time. It search for a narrative hypertext and it assignes to images it shows the core areas of the film research. A pictorial approach – enlarged, expanded – in which video art and painting enslave themselves to the filmic language.
VISIONI DI SARDEGNA Section dedicated to the most visionary film made in Sardinia, land that for landscaping vocation, anthropological and history has been, and is today, a source of inspiration for writers and directors. Special attention will be given to its current borders, presenting works by young local directors, sensible to new languages.
 
Across the vision Film Festival 2012
Il nuovo festival è dedicato alle cinematografie di confine sensibili alla ricerca e all’innovazione. Un confine – inteso come orizzonte mentale e culturale, visione e margine – che diviene segno, cifra stilistica, linguaggio. Un festival internazionale su un' isola al centro del Mediterraneo è così metafora del duplice obbiettivo: aprire alla comunicazione tra culture differenti – soprattutto tra l’Europa e i suoi margini – e rilanciare le produzioni autoctone e regionali.
 
 
PRESENTAZIONE
Il festival, alla sua prima edizione, si propone di attraversare i diversi ambiti della produzione cinematografica, proponendo una programmazione aperta e impegnata che spazia dai lavori indipendenti e sperimentali ai lungometraggi della grande industria
Le nuove tendenze del cinema contemporaneo si intrecciano tra loro, relazionandosi con i capolavori del passato che hanno tracciato un percorso analogo. Il Festival presenta, inoltre, opere di registi provenienti dal mondo dell’arte contemporanea che, sensibili al linguaggio cinematografico, si sono confrontati con esso.
La Sardegna, situata al centro del Mediterraneo, è antico crocevia di popoli ma rimanda al contempo un’immagine di affascinante isolamento. Proprio questa duplicità ha attratto l’interesse di registi e autori che ne hanno saputo restituire tutta la fascinazione. La scelta di creare un festival nuovo e internazionale nell’isola nasce da un doppio obiettivo: aprire, attraverso il cinema, alla comunicazione tra culture differenti – soprattutto tra l’Europa e i suoi margini – e al contempo rilanciare le produzioni autoctone e regionali.

Across the vision Film Festival si terrà nella suggestiva location del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, e sarà in parte ospitato nelle strutture di archeologia industriale recentemente restaurate. La natura evocativa dei suoi paesaggi, già set dei capolavori dei maestri della cinematografia italiana, è stata pensata come la cornice ideale per la nascita di un nuovo festival del Cinema in Sardegna. Il Festival mira a promuovere il Parco Geominerario sito di interesse storico e ambientale, come location per le produzioni cinematografiche nazionali e internazionali e a valorizzarne i processi di trasformazione e il suo potenziale di polo culturale e turistico. Mira, inoltre, alla partecipazione attiva della popolazione locale, quanto alla diffusione della cultura cinematografica sarda e mediterranea e della Sardegna come risorsa per il cinema nel panorama internazionale.

PROGRAMMA:

Tra le anteprime, il film girato sulla Costa Concordia da Godard, l’esordio alla regia del figlio di Costa Gavras, ma anche il ricordo di Corso Salani, una mostra fotografica sui minatori, una masterclass di regia di Michelangero Frammartino e i workshop di Mediadesk ITALIA: è Across the Vision Film Festival !

- MUSEO DEL CARBONE - PARCO GEOMINERARIO DEL SULCIS – CARBONIA
- CINEWORLD e SALA LEPORI - IGLESIAS
- SPAZIO ODISSEA – CAGLIARI
- UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

Al via domani, venerdì 8 marzo, fino a domenica 11 marzo, la prima edizione di Across the Vision Film Festival, festival internazionale di cinema di confine, che si tiene tra Cagliari, il Cineworld e la Sala Lepori di Iglesias e il Museo del Carbone di Carbonia nel Parco Geominerario Storico e Ambientale del Sulcis - luogo dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Il festival, con la direzione artistica di Maria Paola Zedda, ha come tema l’attraversamento. Tra le anteprime del festival, Film Socialisme, di Jean-Luc Godard, girato nel 2010 sulla nave Costa Concordia, quindi Notre tour viendra, esordio nel lungometraggio di Romain Gavras, figlio di Constantin Costa-Gavras, interpretato da Vincent Cassel, ma anche la proiezione in 3D di Cave of forgotten dreams, del visionario regista Werner Herzog, girato nelle Grotte Chauvet, tra le più antiche pitture rupestri al mondo. Ma anche una masterclass di regia tenuta da Michelangelo Frammartino, pluripremiato regista di Le quattro volte; quindi i workshop sulla produzione europea tenuti da Giuseppe Massaro, direttore di MEDIADESK ITALIA. Ma anche una visita alla Grande Miniera Serbariu del Museo del Carbone di Carbonia, affascinante location della mostra fotografica di minatori dell’artista Adriano Mauri.
Quindi, il ricordo del compianto Corso Salani, con la proiezione del suo Palabras, presentato dal produttore Gianluca Arcopinto, ma anche una giornata – domenica 11 marzo – dedicata al cinema indipendente sardo con proiezioni e incontri con i registi.

Grande attesa per la proiezione di domani alle ore 16:00 nella Grande Miniera Serbariu del Museo del Carbone di Carbonia l’anteprima italiana di Film Socialisme, pellicola diretta nel 2010 da Jean-Luc Godard e girata sulla nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso all’Isola del Giglio. Il film, un racconto dell’Europa e del Mediterraneo attraverso il labirinto visivo e sonoro di un viaggio e girato con l’utilizzo di vari media, dalle telecamere digitali all’Iphone – è interpretato, tra gli altri, dalla cantante Patti Smith, che appare, non riconosciuta dagli altri viaggiatori, in cabina e in coperta. Presentato al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, Film socialisme è stato girato sulla Costa Concordia in viaggio, toccando varie mete tra cui Egitto, Grecia, Barcellona e Napoli, trasformando il viaggio nel simbolo di una crociera tra passato e presente dell’Europa. La proiezione è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

GLI OSPITI DEL FESTIVAL:

GIUSEPPE MASSARO – Direttore Mediadesk Italia;
MICHELANGELO FRAMMARTINO – masteclass di regia, regista di Le Quattro Volte
GIANLUCA ARCOPINTO – produttore di Palabras, di Corso Salani
LUIGI MARIA PEROTTI e ALESSANDRO PEROZZI - regista e produttore di Florence Fight Club
ROBERTO NANNI - regista di Diario di un anarchico sardo
LEONARDO TREVIGLIO - attore in Sebastiane
GAETANO DI VAIO - produttore di Napoli, Napoli, Napoli
SERGIO NAITZA – regista di Per noi il cinema era Proibito
ADRIANO MAURI – fotografo, mostra Minatori, Mineros

LE SEZIONI DEL FESTIVAL:

SGUARDI DI CONFINE – CONFINI D'EUROPA
In questa sezione viene presentato Palabras, lungometraggio del compianto regista, sceneggiatore e attore fiorentino Corso Salani, ambientato tra i quartieri alti di Santiago e i paesaggi delle rocce nere delle Ande e Confini d’Europa-Yovotva, episodio 5 di una serie realizzata ai margini del nostro continente. Quindi, Film Socialisme, ultimo lavoro del regista Jean-Luc Godard, un racconto dell’Europa e del Mediterraneo attraverso il labirinto visivo e sonoro di un viaggio girato nel 2010 - con l’utilizzo di vari media, dalle telecamere digitali all’iphone - a bordo della nave Costa Concordia, interpretato, tra gli altri, dalla cantante Patti Smith. Ma anche Circumstance - Premio del Pubblico al Sundance Film Festival, esordio di Maryam Keshavarz è la cronaca della Dolce Vita iraniana, le notti movimentate di Teheran. In seguito, l’Europa vista come una terra al crepuscolo nel viaggio di Abendland, del documentarista austriaco Nikolaus Geyrhalter. E l’Europa di notte, nelle sue molteplici sfaccettature: la vita, la morte, la festa, in una Babele di linguaggi e traduzioni. Kosmos, del regista turco Reha Erdem, la storia raccontata in un’atmosfera tra reale ed irreale, di un misterioso personaggio venuto dal nulla, che sbarca nella neve di un villaggio di frontiera tra le montagne turche. Napoli Napoli Napoli, 2009, diretto da Abel Ferrara, documentario che scatta una fotografia sulla complessità della metropoli partenopea dai Quartieri Spagnoli al carcere femminile di Pozzuoli. A narrare i confini dell’Europa è anche Antonio Martino, documentarista, vincitore , tra i numerosi riconoscimenti, del Premio Ilaria Alpi, con Be water, my friend ,un documentario su una piccola cittadina sulle ex sponde del Lago di Aral, i cui abitanti sono vittime di un inarrestabile disastro ambientale in atto ormai da decenni.

SGUARDI DI CONFINE - DERIVE
Presenta il "melodramma psichedelico" di Enter the void, diretto dal giovane regista di culto argentino Gaspar Noé, un viaggio ambientato nella Tokyo più sotterranea intrapreso dall’anima di uno spacciatore nella transizione dalla vita alla morte. Florence Fight Club di Luigi Maria Perotti, è la storia di quattro uomini che decidono di affrontare le loro paure ed entrare nel più antico fight club della storia, il torneo di calcio storico fiorentino. Hanno tutto da perdere e nulla da guadagnare, ma quello che li accomuna è il fascino dell'arena e il desiderio di essere eroi, almeno per un giorno.

ATTRAVERSAMENTI
Racconta la commistione tra cinema e arti visive con un approccio pittorico, dilatato, espanso, in cui la video arte e la pittura si legano al mezzo filmico. Tre i film della sezione: l’italiano Le Quattro Volte, pluripremiato film di Michelangelo Frammartino, quattro storie esemplari ambientate in un paesino calabrese arroccato sulle montagne, sfondo all’acuta riflessione sulla vita e la morte, sul rapporto tra natura e uomo, tra riti antichi e immutate credenze pagane. A chiudere L'amore vincitore - conversazione con Derek Jarman, di Roberto Nanni, Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema di Torino, intervista visionaria all’artista e regista Derek Jarman, realizzata nell’anno della sua morte. Inoltre la proiezione in 3D, Cave of Forgotten Dreams, il viaggio tra scienza e finzione del regista, documentarista esploratore e poeta-filosofo Werner Herzog nelle Grotte Chauvet, tra le più antiche pitture rupestri al mondo. Chiude la sezione Valhalla Rising – Regno di sangue diretto da Nicolas Winding Refn.

VISIONI DI SARDEGNA
La sezione presenta in anteprima nazionale Scarabea, il primo lungometraggio del regista tedesco Hans-Jürgen Syberberg. Ispirato a un racconto di Tolstoj, racconta un angolo della Sardegna, a sua popolazione e le sue usanze, tecnicamente ancora valido a quarant’anni dalla sua uscita in Germania. Quindi Sebastiane, primo lungometraggio del pittore e regista inglese Derek Jarman,diretto nel 1976 e girato a Cala Domestica, in una spiaggia selvaggia e solitaria vicino Arbus, nell’area del Parco Geominerario del Sulcis, interpretato tra gli altri dal grande mimo Lindsay Kemp, il film si basa su una versione apocrifa della vita san Sebastiano. Quindi il documentario Per noi il cinema era Proibito, diretto dal giornalista e critico cinematografico Sergio Naitza, che racconta i paesaggi e i set di Tissi, Aggius e altri luoghi della Gallura dove Mario Monicelli nel 1954 girò il film Proibito, tratto da La Madre di Grazia Deledda, con Mel Ferrer, Amedeo Nazzari e Lea Massari. Prodotto da Karel per la Rai sede regionale per la Sardegna, il documentario raccoglie i ricordi – oltre che del compianto regista toscano - delle comparse che parteciparono alla lavorazione.Antonio Ruju, diario di un anarchico sardo, secondo lavoro di Roberto Nanni, prodotto dalla Sacher Film presentato al festival. Una storia rocambolesca e intima che racconta la Sardegna dal fascismo ai giorni nostri.

VISIONI DI SARDEGNA – MY GENERATION
Sarà presentato I morti di Alos, il mockumentary (documentario che unisce realtà e finzione) diretto dal regista di Iglesias, Daniele Atzeni, già selezionato all’International Short Film Festival di Clermont-Ferrand (Francia), che racconta - attraverso la voce del protagonista Antonio Gairo - le vicende del paese immaginario di Alos, i cui abitanti sul finire degli anni Cinquanta compiono un fatale passo verso la modernità. Io sono qui di Mario Piredda, già in cinquina al Premio David di Donatello per Cortometraggi 2011 e vincitore di numerosi festival, racconta la storia di un giovane gallurese che emigra per combattere una guerra che non lo riguarda, ma che per lui rappresenta un’occasione. Questa si rivelerà una scelta dolorosa. Arturo torna dal brasile di Marco Antonio Pani è il ritratto, raccontato con toni vintage, di Arturo Usai, direttore della fotografia in Brasile, medico ad Alghero, cineasta dai molti talenti che ha attraversato oceani e culture senza perdere contatto con le proprie radici. Sa grascia, esordio di Bonifacio Angius, road movie in una Sardegna antica, perduta, di ninna nanne e filastrocche, dietro i profumi ed i colori di un’estate bruciata dal sole. E ancora Antonina, di Giuseppe Casu e Gianluca Stazi, un audiodocumentario dai toni intimi e drammatici, in cui voci nell’oscurità narrano la miniera, la dignità nel lavoro e l’irrefrenabile desiderio di poter lasciare qualcosa di buono ai figli.

MASTERCLASS ED EVENTI COLLATERALI

Numerose le masterclass previste dall’Across the Vision Film Festival: venerdì 9 marzo alle ore 10:00, presso l’Università di Cagliari, la masterclass di regia tenuta dal regista milanese di origini calabresi Michelangelo Frammartino, autore de Il dono e Le quattro volte(presentato al festival), entrambi ambientati in Calabria. Due i workshop organizzati da Media Desk Italia e tenuti dal suo direttore Giuseppe Massaro. Il primo si tiene giovedì 8 marzo alle ore 15:00 presso l’Aula Magna dell’Università di Cagliari, Cagliari, dal titolo Programma MEDIA: uno strumento prezioso per l’industria audiovisiva europea, mentre il secondo workshop si tiene venerdì 9 marzo alle ore 14:00 presso il C.I.C.C. Museo del Carbone a Carbonia, dal titolo Nuove tecnologie, Fondo di Garanzia alla Produzione e Festival: MEDIA tra innovazione e tradizione. Aspettando “Creative Europe”, il futuro del Programma.

Domenica 11 marzo verrà inoltre presentato presso il Museo C.I.C.C. di Carbonia, preceduto da una visita alla miniera, Minatori, mineros , il lavoro fotografico dell’artista sardo Adriano Mauri, introdotto dalla curatrice della mostra, Sonia Borsato, storica dell’arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Gli scatti di Mauri raccontano il lavoro nell'ultima miniera di carbone ancora attiva in Italia, la Carbosulcis Spa, a Nuraxi Figus nella provincia di Carbonia Iglesias, attraverso le facce dei minatori. La mostra è promossa dall'Istituto italiano di Cultura e patrocinata dalla Provincia di Cagliari e dalla fondazione Andrea Parodi.

L’Across the Vision Film Festival si terrà – tra le varie location - nel Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e sarà in parte ospitato nelle strutture di archeologia industriale recentemente restaurate. www.parcogeominerario.eu
Across the Vision Film Festival è una produzione VideoInflussi in collaborazione con Zeit, realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e con il patrocinio del MiBac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato al Turismo Cultura Sport e Spettacolo della Provincia di Carbonia Iglesias, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Iglesias, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, l’Università di Cagliari – Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Partners: StamenFilm, Società Umanitaria - Cineteca Sarda, Hotel Ristorante Artù, Zide Group
Media-partners: Film Up, Rapporto Confidenziale, Fabrique du Cinéma, VolcanoFilmFestival, Riff – Rome Independent Film Festival, Arci Iglesias, Festival internazionale del Cinema di Frontiera.

Ufficio Stampa
REGGI&SPIZZICHINO Communication
info@reggiespizzichino.com


 
 
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INFOS
PERIOD: from 08/03/2010 to 11/03/2012
CITY: Cagliari,Carbonaia, Iglesias
NATION: Italy
VENUE: various venues
ADDRESS: Associazione Cinematografica Video Influssi – Via Farina 24, 95018 Riposto CT
TELEPHONE: 0039 3493716769
FAX:
EMAIL: info@acrossthevisionfilmfestival.org
WEB: http://www.acrossthevisionfilmfestival.org/
INSERTED BY: Clarissa Menghini
 
Across the vision Film Festival 1° edizione 8-11 Marzo 2012
Fotografia di Adriano Mauri mostra Minatori, Mineros il Museo C.I.C.C. di Carbonia
Io sono qui di Mario Piredda Sezione Visioni di Sardegna-My generation
 
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