A dare voce al progetto promosso dall’Associazione Luminaria, nell’ambito degli eventi della settimana Gattopardiana, tre scrittrici che, ognuna nel suo specifico letterario ed espressivo, ricreano una Sicilia reale e immaginaria, alimentata dall’appartenenza ad una geografia umana oltre che di luoghi, spazi e tempi: Beatrice Monroy, Marilena Monti e Veronica Tomassini.
LA TRISCELE CHE SCRIVE Teatrofestival di scrittura siciliana contemporanea al femminile inaugura la sua terza edizione
A dare voce al progetto promosso dall’Associazione Luminaria, nell’ambito degli eventi della settimana Gattopardiana, tre scrittrici che, ognuna nel suo specifico letterario ed espressivo, ricreano una Sicilia reale e immaginaria, alimentata dall’appartenenza ad una geografia umana oltre che di luoghi, spazi e tempi. La Triscele come simbolo della Sicilia, la testa di una donna, forse di una dea, in alcuni casi raffigurata con le ali per indicare l’eterno trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza, ci pare si presti a rappresentare il progetto che vuole mettere in relazione mondi narrativi diversi pur legati da una identità comune che affonda le sue radici in un “luogo”, allo stesso tempo geografico e culturale. Quella che si vuole mostrare è una Sicilia “portata dentro” che ci appartiene e che diviene riconoscibile al di là degli stereotipi e delle consuete raffigurazioni. Una Sicilia fatta di vicende vissute e di ricostruzioni dolorose, di artifici sfolgoranti e di storia. Da qui la scelta delle scrittrici di quest’anno: Beatrice Monroy con “Elegia delle donne Morte” (Navarra editore, 2011). Marilena Monti con “Viaggio di cuore” (Coppola Di Girolamo 2008) Veronica Tomassini con “Sangue di cane” (Laurana editore 2010)
Ogni scrittrice sarà presentata da Giovanna Fiume e Clelia Lombardo in un giro di conoscenza e valorizzazione reciproca della scrittura a cui seguiranno e daranno ulteriore risalto le teatralizzazioni e videoteatralizzazioni di brani interpretati dalle attrici Ermelinda Palmeri, Laura Spacca, Silvia Scuderi, rappresentati nella scenografica e suggestiva cornice dello scalone e del III cortile del palazzo del Gattopardo con la regia di Margò Cacioppo. Si consiglia di dotarsi di vestiario pesante.
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